San Pier d'Isonzo - FVG in movimento 10mila passi di salute
Pianura
INFORMAZIONI GENERALI
DATA ULTIMO SOPRALLUOGO
13/02/2023
ITINERARIO PREVISTO
San Pier d'Isonzo - FVG in movimento 10mila passi di salute
LUNGHEZZA
18400 metri
Il “Percorso del Basso Isonzo” ha inizio nei pressi del centro abitato del comune di San Pier d’Isonzo; esso prosegue poi in direzione sud, costeggiando il Fiume Isonzo, attraversando il parco comunale di Turriaco. La camminata continua a San Canzian d’Isonzo, (località Pieris) e dopo aver superato la Strada Provinciale Monfalcone-Grado, in prossimità del ponte sull’Isonzo, condivide un tratto con la "Ciclovia del mare Adriatico FVG2”, entrando successivamente nella proprietà del Comune di Staranzano. Si accede quindi alla Riserva Naturale della Foce dell'Isonzo, che ospita siti naturalistici rinomati e famosi come quelli dell'Isola della Cona e della Marinetta. Si prosegue poi sull'argine della Quarantia, per arrivare alla zona boschiva di località Alberoni ed infine al Lido di Staranzano, spiaggia naturale e area protetta dove termina la camminata.
Il percorso analizzato ha una lunghezza totale di 18.5 km ed è possibile anche in direzione opposta: dal Lido di Staranzano a S. Pier d'Isonzo
Il percorso ha inizio nei pressi del centro abitato del comune di San Pier d’Isonzo a cento metri di distanza dall'argine del fiume Isonzo. Nei pressi del punto di partenza è collocato il pannello informativo con le indicazioni del percorso dei 10.000 passi (Foto 1). Non è presente nelle vicinanze un’area dedicata al parcheggio né stalli riservati a persone con disabilità (Foto 2).
Ci si incammina su una pista sterrata, larga circa 2,5 metri, con presenza di ciottoli di medie dimensioni sul fondo (Foto 3).
Per raggiungere l’argine si percorre un tratto in salita lungo circa 20 metri con una pendenza di circa 10° (Foto 4); superato l’argine, si scende leggermente su pista sterrata con presenza di pietre di medie dimensioni (Foto 5).
A 300 metri dalla partenza, vi è la presenza di un bivio, senza alcun segnale indicatore. Ci si attiene quindi alla mappa e si intraprende il ramo di sinistra (Foto 6).
Dal km 0,4 dalla partenza il terreno della pista diventa più compatto (Foto 7).
Al km 0,5 dalla partenza si perviene ad un incrocio in cui non vi è alcuna indicazione. La mappa interattiva sul cellulare suggerisce di proseguire diritti (Foto 8). Per circa 300 metri il sentiero costeggia un campo di ulivi a sinistra e un bosco di noccioli e arbusti vari a destra; in questo tratto il fondo si presenta leggermente più inerbito (Foto 9).
Al km 0,8 dalla partenza la pista si allarga notevolmente, trovandosi nuovamente alla presenza di un bivio; La mappa invita a proseguire sul percorso di destra poiché non vi è la presenza di alcun segnale indicatore (Foto 10)
In questo tratto, si nota la presenza di terreno fangoso (Foto 11)
Dopo 1 km dalla partenza si raggiunge un altro bivio, in cui non è presente la segnaletica di direzione; si procede dunque a sinistra costeggiando l’argine del fiume Isonzo che si scorge sulla destra (Foto 12, 13).
Al km 1,2 dalla partenza, il fondo del sentiero, che si restringe a 1 metro di larghezza, da erboso, diventa dapprima battuto e successivamente cementato; superato un breve dislivello di circa 6°, si accede a un’area boschiva (Foto 14, 15).
Al km 1,4 dalla partenza, quasi al termine dell’area boschiva, il fondo della pista è sterrato con presenza di ghiaia e piccoli ciottoli (Foto 16, 17).
Al termine del tratto boschivo (km 1,6 dalla partenza), vi è una leggera salita di circa 5° in pendenza (Foto 18) che porta ad un incrocio di piste. Qui, è presente il segnale di direzione (Foto 19) che indica di procedere a sud, lungo una pista sterrata con presenza di ghiaia di medie dimensioni nel primo tratto, parallela all’alto argine del fiume Isonzo (Foto 20). Successivamente un altro segnale indica l’ingresso nel territorio del Comune di Turriaco.
A circa 2 km dalla partenza, la pista sale sull’argine con una pendenza di circa 10-15°, e lo oltrepassa (Foto 21). Il tratto in discesa dell’argine con pendenza analoga, presenta fondo ghiaioso (Foto 22). In prossimità di una curva stretta, vi è il segnale indicatore dei 10.000 passi (Foto 23).
La pista ora prosegue avendo l'argine sulla sinistra e l’Isonzo sulla destra. Al km 2,5 il sentiero, che in questo tratto ha una larghezza di circa 1 metro, passa attraverso a due grandi massi (Foto 24).
Al km 2,8 dalla partenza, si entra nel parco comunale di Turriaco. Esso è un luogo dedicato allo svolgimento di feste di paese e concerti e riveste anche il ruolo di area attrezzata con panchine e tavoli per la sosta ed il ristoro dei camminatori. Oltre ai paletti indicatori convenzionali del Percorso 10.000 passi, vi sono diverse istallazioni di tabelloni descrittivi dell'ecosistema locale, ricco di biodiversità (Foto 25, 26 e Foto 27, 28). Il fondo in questo tratto è compatto con presenza rada di ghiaino. Sulla destra è possibile guardare da vicino il fiume Isonzo (Foto 29).
Al Km 3 dalla partenza, nei pressi del Parco Comunale c'è un ampio parcheggio su fondo sterrato; non ci sono stalli riservati alle persone con disabilità (Foto 30).
Si prosegue su pista sterrata, con fondo a tratti in ghiaia fine, larga circa 4 metri, uscendo così dal parco Comunale di Turriaco (Foto 31). Lungo l’argine del fiume, sulla destra, è posizionato un parapetto di protezione in legno (Foto 32).
In questo tratto del percorso (km 3,2 dalla partenza circa) sono presenti alcune panchine per la sosta (Foto 33).
Al km 3,7 si può notare un segnale indicatore convenzionale, che invita a procedere diritti (Foto 34).
Al km 4,1 dalla partenza, vi è un altro segnale che indica la prosecuzione del percorso diritti verso sud, oltrepassato il quale, il sentiero sterrato si restringe a 2 metri. (Foto 35)
Al km 4,4 in prossimità di un primo sottopasso ferroviario, la pista sterrata per alcune decine di metri, presenta un fondo con numerosi sassi di medie dimensioni (Foto 36).
Al km 4,5 dalla partenza, superato il sottopasso, il percorso, in questo breve tratto, presenta uno strato profondo in ghiaia e un restringimento a 1,20 metri del passaggio, dovuto al posizionamento di due grossi blocchi in pietra (Foto 37).
Cento metri più avanti circa (al km 4,6) il percorso transita oltre un secondo sottopasso ferroviario più imponente del primo; il fondo diventa compatto e la presenza di ghiaia si riduce notevolmente (Foto 38).
Oltrepassato il secondo sottopasso, è presente una rampa con pendenza di circa 7 °con fondo instabile dovuto alla presenza di ghiaia (Foto 39).
Il percorso con fondo in ghiaino procede per alcune centinaia di metri accanto a una cava di ghiaia (Località Pieris). Successivamente, si giunge a un tratto asfaltato in salita con pendenza di circa 12° (Foto 40), in prossimità dell’attraversamento della Statale 14 (a circa 5,1 km dalla partenza).
L’attraversamento della statale 14, strada ad alta densità veicolare, risulta essere pericoloso, poiché privo di passaggi pedonali dedicati (Foto 41). Oltrepassata la statale, si giunge nei pressi di un ampio piazzale asfaltato (Foto 42), dove si individua un pannello informativo del percorso dei 10.000 passi che suggerisce la prosecuzione in direzione dell’area avifaunistica della Marcorina (Foto 43).
Il percorso continua su strada asfaltata aperta al traffico veicolare. Al km 5,55 dalla partenza (Foto 44) si giunge a un bivio, in cui viene indicato, con apposito segnale, di proseguire diritti (Foto 45) costeggiando l’argine sulla sinistra (Foto 46), nel territorio avifaunistico de La Marcorina (Foto 47, 48).
Al km 6,5 dalla partenza, il tratto asfaltato presenta una salita con pendenza di circa 10° che permette di superare l’argine sulla sinistra (Foto 49)
Oltrepassato l’argine, una lieve discesa con fondo asfaltato, porta a un incrocio, dove l’apposito segnale, posizionato nei pressi dell’Azienda Agricola, suggerisce di proseguire diritti (Foto 50); in questo tratto, il fondo asfaltato presenta grosse buche (Foto 51)
A 7 km dalla partenza, si giunge nuovamente in un tratto sterrato, con presenza di ghiaia; in questo punto il percorso è largo circa 3 metri (Foto 52).
Si incontra nuovamente un bivio in cui non è indicata la direzione da seguire; la mappa suggerisce di tenere la destra (Foto 53).
Al km 8,200 dalla partenza, la pista prosegue costeggiando l’argine e successivamente superarlo. Il fondo si presenta sconnesso con presenza di ghiaia e sassi (Foto 54) con inclinazione di circa 10° (Foto 55).
Superato l’argine, la discesa avviene con un’inclinazione di circa 12° su fondo ghiaioso (Foto 56); Non essendovi segnalazioni specifiche ci si affida alla mappa che indica di proseguire diritti, costeggiando l'argine sulla sinistra. In questo punto il fondo da sterrato diventa erboso (Foto 57 e Foto 58).
Al km 9,5 circa il percorso offre due opportunità: risalire sull'argine attraverso strette rampe e proseguire così il cammino in posizione sopraelevata (presenza di cartello Sito Natura 2000 (Foto 59), oppure rimanere in basso e continuare il percorso costeggiando l'argine. La seconda opzione é quella raccomandata sulla mappa dei 10.000 passi.
La ricognizione ha interessato ambedue le possibilità: il percorso sull'argine presenta una traccia sterrata piuttosto stretta al centro (30 cm) al centro e fondo perlopiù erboso ai lati; il cammino in basso prosegue su pista erbosa e a tratti fangosa. La zona che si sta attraversando appartiene sempre all'Area Venatoria de La Marcorina (Foto 60, 61).
Mentre il cammino sull'argine non presenta grosse difficoltà (Foto 62) e ha un fondo costante, quello sulla pista in basso offre condizioni di percorrenza mutevoli: infatti al Km 9.7 circa il sentiero basso si inerbisce e si inclina di 4/5 gradi (Foto 63), poi al km 10 circa entra in un’area boschiva e diventa fangoso per un tratto di 200 metri (Foto 64 e Foto 65).
Al km 10,2, all'uscita del bosco, la pista in basso torna ad inerbirsi (Foto 66 e Foto 67) ed al km 10,4 interseca una strada di ghiaia che sale verso l'argine (Foto 68). Si prosegue diritti costeggiando sempre l'argine sulla sinistra su fondo completamente inerbito (Foto 69).
Al km 10,500 dalla partenza, la pista in basso è caratterizzata da folto inerbimento, presenza di arbusti (Foto 70) e schianti di alberi che impediscono l’identificazione della traccia e conseguentemente il transito a piedi (Foto 71). Tale situazione impone di risalire sull'argine (Foto 72), per continuare il percorso in posizione sopraelevata, su una piccola traccia sterrata (Foto 73). A sinistra dell’argine si nota la presenza di una pista parallela inaccessibile a causa della presenza di erba e fango (Foto 74).
Al km 10,6 circa il percorso sull'argine si conclude nei pressi della Strada Provinciale 19 Monfalcone - Grado (Foto 75). L'attraversamento in sicurezza della SP è consentito da una stradina asfaltata larga circa 3 metri che conduce ad un sottopasso (Foto 76) e risale sull'argine dall'altra parte (Foto 77). Le pendenze (sia in discesa che in risalita) non superano i 5/6 gradi.
Questo punto è l’ingresso alla Riserva Naturale Regionale della Foce dell'Isonzo (Foto 78). Si prosegue il cammino sulla Ciclovia del Mare Adriatico FVG2, che transita sull’argine; il fondo è asfaltato e la larghezza della pista è di circa 2 metri (Foto 79).
Al km 10,700 dalla partenza il tratto asfaltato dell'argine termina con una piccola rampa in porfido ed uno slargo ghiaioso, che conduce ad un grande bivio (Foto 80). Andando a destra è possibile fare una visita all'Isola della Cona, sito di alto interesse naturalistico. Il segnale indicatore del Percorso dei 10.000 passi, lì presente (Foto 81), ci invita invece a proseguire verso sinistra, su un tratto di strada asfaltata.
Si prosegue su strada aperta al traffico veicolare, priva di marciapiede, per circa 50 metri. Al km 10,9 dalla partenza si intraprende nuovamente il percorso della Ciclovia del Mare Adriatico FVG2, tenendosi a destra e abbandonando la strada principale (Foto 82). Il fondo della ciclabile presenta ghiaia fine ed è largo circa 2 metri (Foto 83, 84)
Si continua a camminare sulla Ciclovia ed al km 14 dalla partenza è possibile fermarsi in una grande area di sosta, posizionata più in basso rispetto al percorso della Ciclovia, dotata di panchine, stalli per le biciclette e tabelloni informativi (Foto 85, 86, 87)
La pista ora offre una larghezza di 2,5 metri circa e ha un fondo asfaltato, con presenza di ghiaia di medie dimensioni (Foto 88).
A 15 km dalla partenza, sul percorso dei 10.000 passi è presente un’altra area di sosta con panchine e portabiciclette (Foto 89). La pista in questo punto, sulla destra costeggia la vicina foce dell’Isonzo, sulla sinistra invece vi sono campi coltivati, in posizione più bassa rispetto alla Ciclovia, in cui non sono presenti barriere a protezione dei fruitori del percorso (Foto 90).
Al km 15,4 si abbandona la pista per salire leggermente sull'argine erboso della Quarantia del fiume Isonzo, come da indicazioni della mappa (non sono presenti segnali indicatori) (Foto 91). Si transita in Località Alberoni, zona boschiva ricca di pioppi e dal vivace sottobosco.
La passeggiata sull'argine presenta alcune difficoltà perché vi sono tratti sconnessi, dislivelli improvvisi, sassi, radici e rovi; l'argine è sopraelevato rispetto alla Ciclovia (Foto 92), che corre parallela ad esso.
Al km 15,8 dalla partenza sul percorso è collocato un segnale indicatore del Percorso salute, che invita a proseguire diritti (Foto 93).
A 16 km dalla partenza, la presenza di un muro basso in cemento, costringe una riduzione del passaggio a 40 cm di larghezza (Foto 94). Il percorso viene nuovamente ostacolato da un manufatto in cemento a ridosso di una proprietà privata (Foto 95).
Dal km 16 al Km 17 dalla partenza si percorre l'argine, su traccia erbosa larga circa 50 cm (Foto 96, 97); In questo tratto di percorso sono presenti panchine sulle quali sostare (Foto 98).
Nei pressi del porticciolo di Punta Barene, al km 17,5 circa, il sentiero si restringe ulteriormente a circa 40 cm, passando attraverso una fitta vegetazione (Foto 99). In questo punto è presente un segnale indicatore (Foto 100).
Superato il porticciolo di Punta Barene e la foce dell’Isonzo, si apre una vista sul Mare Adriatico, verso Monfalcone e Trieste (Foto 101).
Il percorso in questo punto si allarga a circa 120 cm; a destra dell’argine, in basso, corre parallela la Ciclovia (Foto 102).
Al km 18 dalla partenza, un segnale indicatore dei 10.000 passi invita a scendere nuovamente dall’argine, per riprendere il Cammino sulla Ciclovia (Foto 103); proseguendo é possibile notare sul percorso la presenza di tabelloni naturalistici (Foto 104).
Percorsi gli ultimi 400 metri, al km 18,4 dalla partenza, si conclude la ricognizione del percorso. Nei pressi del Lido di Staranzano, in prossimità di uno slargo, è presente il pannello informativo del Percorso 10.000 Passi di Salute "Percorso del Basso Isonzo" (Foto 105).