Aiello del Friuli - FVG in movimento 10mila passi di salute
Pianura
INFORMAZIONI GENERALI
DATA ULTIMO SOPRALLUOGO
13/03/2023
ITINERARIO PREVISTO
Aiello del Friuli - FVG in movimento 10mila passi di salute
LUNGHEZZA
8000 metri
PARTENZA
Chiesa parrocchiale di Sant’Agnese
Il percorso ha inizio nella piazza dov’è locata la Chiesa parrocchiale di Sant’Agnese, a Joannis (Foto 1);
Sono presenti alcuni stalli per il parcheggio; non vi sono però parcheggi riservati a persone con disabilità.
Nei pressi del punto di partenza è collocato il cartello esplicativo con le indicazioni del percorso (Foto 2).
Il percorso prosegue su Via Garibaldi in direzione Aiello; inizialmente la camminata avviene su marciapiedi ampi con fondo lastricato e pavimentato. Per attraversare la prima laterale non vi sono le strisce pedonali; si segnala la presenza di cordoli alti circa 8 cm, sia per scendere che per risalire sul marciapiede (Foto 3).
A 50 m dalla partenza il marciapiede presenta tratti in acciottolato, in corrispondenza dei passi carrai (Foto 4).
Dopo un centinaio di metri dalla partenza, termina il percorso su marciapiede e si prosegue su sede stradale, ad alto traffico veicolare (Foto 5).
La presenza delle automobili parcheggiate rende pericoloso il transito dei pedoni (Foto 6), suggerendo l’utilizzo del marciapiede sul lato opposto; non vi è la presenza di attraversamenti pedonali, nonostante sia necessario attraversare la strada due volte su via Garibaldi per poter proseguire con il percorso come segnalato in mappa;
Poco prima dell'incrocio con via Goffredo Mameli ci si immette sulla pista ciclabile (Foto 7), percorrendola per un tratto di circa 50 m, verso il centro di Aiello. La pista, in fondo asfaltato, larga circa 150 cm, presenta alcuni tombini che sporgono di qualche centimetro (Foto 8).
Al km 0,290 rispetto al punto di partenza, si abbandona la ciclabile per imboccare un tratto sterrato; la direzione è correttamente indicata da un paletto segnaletico convenzionale. Il primo tratto, in leggera discesa, presenta ghiaia di grana media. Sul margine destro della pista si individua un fossato, non protetto, profondo circa mezzo metro (Foto 10).
Al km 0,350 circa si giunge ad un bivio dove è assente la segnaletica. La mappa indica di proseguire sul ramo di destra (Foto 11).
Il percorso prosegue in contesto campestre (Foto 12). Il fondo è compatto a tratti sconnesso dalla presenza solchi lasciati dai mezzi agricoli in transito, che in caso di pioggia andranno a formare pozzanghere e zone fangose (Foto 13)
Il percorso prosegue ed il fondo diventa più inerbito (Foto 14).
Al km 1,210 dalla partenza si giunge ad un secondo bivio; presenza di paletto con segnale indicatore che invita a svoltare leggermente a sinistra (Foto 15), superando un tratto con pendenza di circa 10 gradi.
Si prosegue su pista con fondo quasi interamente erboso (Foto 16).
Dopo un centinaio di metri dal bivio ci si immette in una pista sterrata; presenza di segnale indicatore che invita a procedere verso destra (Foto 17). Il fondo della pista presenta numerosi avvallamenti profondi anche 10 cm, causati dal transito dei mezzi agricoli (Foto 18).
Al km 1,500 dalla partenza troviamo un altro bivio; la direzione corretta da prendere è indicata da apposito segnale indicatore convenzionale (Foto 19).
Il percorso prosegue addentrandosi in una sorta di galleria naturale (Foto 20), formata dai rami dei noccioli e di altre specie arbustive cresciute ai due lati della pista (Foto 21), il cui fondo a tratti è caratterizzato dalla presenza di grossi sassi (Foto 22).
Essa è un’area di proprietà comunale ri-naturalizzata denominata “Terra Nobis”, nella quale si sradica la Robinia Pseudoacacia, specie arborea alloctona (estranea), favorendo lo sviluppo di specie arboree autoctone (Foto 23)
Superato il tratto inalberato, la pista si allarga fino a 170 cm e presenta una striscia di erba al centro e due fasce di terra ai lati; si notano nuovamente i solchi dovuti al passaggio di mezzi agricoli o forestali e la presenza di pietre di medie dimensioni sui tratti in terra battuta (Foto 24)
Al km 2,000 la pista sterrata termina e ci si innesta su una strada cementata (Foto 25); il segnale che indica la corretta direzione da prendere è fissato ad un palo della segnaletica stradale (Foto 26). Il percorso prosegue verso l'abitato di Novacco.
La strada cementata è larga circa 4 metri; il transito è consentito solo alle forze dell'ordine, ai ciclisti, ai frontisti ed ai clienti delle attività commerciali e ai pedoni (Foto 27).
Si nota la presenza di un fossato profondo circa 80 cm sul lato destro della carreggiata (Foto 28).
Al km 3,000 dall'inizio del percorso si entra nella frazione di Novacco (Foto 29).
Al km 3,100, termina la pista cementata e si percorre, tra le abitazioni della frazione, un tratto in terra battuta, con presenza di ghiaia rada e pozzanghere (Foto 30).
Proseguendo si nota la presenza di un cartellone descrittivo del Borgo di Novacco (Foto 31); poco oltre si supera il ponte con parapetti in cemento sul fiume Ausa (Foto 32) e ci si immette nuovamente in una strada cementata molto ampia con fondo regolare (Foto 33)
Dal km 3,320 al km 3,600 il percorso corre lungo il fiume Ausa sulla destra (Foto 34) dove si nota l’assenza di parapetto di protezione. Si oltrepassa sempre sulla destra l'ingresso all'Azienda agricola "Molin Novacco” e si prosegue (Foto 35).
Al km 3,600 la pista si allontana dal fiume Ausa ed al km 4,000 essa si innesta sulla strada provinciale 108 (Via Giuseppe Mazzini); la corretta direzione è indicata da apposito cartellino con freccia, fissato ad un palo della segnaletica stradale (Foto 36).
Per poter proseguire sul percorso è necessario oltrepassare la strada provinciale in un tratto privo di attraversamenti pedonali (Foto 37); occorre poi camminare per un centinaio di metri lungo il bordo della sede stradale, a causa dell’assenza di marciapiede. La strada è aperta al traffico veicolare che provoca situazioni di pericolo per i pedoni (Foto 38).
Al km 4,110 si abbandona la strada provinciale per immettersi nuovamente in un tratto sterrato; il segnale della direzione corretta è fissato sul tronco di un pino (Foto 39). La discesa nel campo agricolo sottostante che corre di fianco a un vigneto avviene attraverso una rampa in terra battuta e sassi di medie dimensioni, lunga una decina di metri e con una pendenza di circa 12 gradi (Foto 40).
Nel primo tratto della pista sterrata, larga dai tre ai quattro metri, si notano profondi avvallamenti dovuti al transito di mezzi agricoli (Foto 41) che in caso di pioggia provocano estese pozzanghere e zone fangose (Foto 42).
Al km 4,300 dalla partenza vi è sulla sinistra la presenza di una torretta di osservazione (Foto 43).
Al km 4,370 si giunge ad un bivio; è assente l’indicazione convenzionale che indica la corretta direzione. La mappa suggerisce di proseguire diritti (Foto 44).
Al km 4,550, superato un ponticello di un canale di irrigazione (Foto 45), si nota il segnale indicatore appeso ad un palo di sostegno del vigneto (Foto 46).
Al km 4,600 dalla partenza si arriva ad un bivio; anche in questo caso è assente il segnale convenzionale che dovrebbe indicare la direzione corretta. La mappa suggerisce il percorso a sinistra con fondo in terra battuta (Foto 47).
Il tratto è per la maggior parte erboso; si notato i solchi delle ruote dei mezzi agricoli che vi transitano (Foto 48).
Al km 4,800 il percorso si allontana dal vigneto e la larghezza si restringe a 2 metri circa (Foto 49); in questo tratto il fondo è misto terroso ed erboso (Foto 50), risulta a tratti sconnesso con avvallamenti e con la presenza di pietre di medie dimensioni (Foto 51)
Al km 5,140 la pista si inserisce nel biotopo naturale regionale denominato "Torbiera Groi", sito sempre nel Comune di Aiello (Foto 52).
Al km 6,350 si nota la presenza di grosse pietre sul fondo della pista sterrata (Foto 53) così come, per un centinaio di metri, dal km 6,410 al km 6,510 circa. (Foto 54).
Al km 6,500 la pista sterrata confluisce nella strada provinciale 65 (Via Leonardo da Vinci) attraverso una rampa lunga una decina di metri, con pendenza di 10 gradi e fondo in ghiaia rada di medie dimensioni (Foto 55). Il segnale indicatore della direzione corretta è fissato su un palo della rete elettrica; poiché sono assenti i marciapiedi da ambedue i lati della provinciale è necessario camminare sul ciglio della strada ad alto traffico veicolare, risultando pericoloso per i pedoni (Foto 56).
Al km 6,750 si incontra il segnale di inizio centro abitato, che indica l'ingresso nella frazione di Joannis (Foto 57); cento metri più avanti vi è la presenza di un marciapiede, senza scivoli di accesso. Nel suo tratto iniziale il marciapiede è ampio circa 2 metri ed è parzialmente occupato dalla presenza di un cartello di attenzione, che indica una zona con presenza di bambini in transito (Foto 58).
Il marciapiede è interrotto numerose volte dalla presenza dei passi carrai delle abitazioni; si nota la presenza di cordoli alti fino a 5 cm (Foto 59).
All'incrocio con Via De Senibus, il marciapiede termina e riprende con cordoli alti 15 cm e privo di scivoli; non è presente l'attraversamento pedonale (Foto 60 e Foto 61).
Al km 7,000, oltrepassati alcuni passi carrabili dotati di scivoli e senza cordoli, si giunge ad un ingresso privato con presenza di scivolo e cordoli alti circa 5 cm (Foto 62). Successivamente il marciapiede si restringe fino a circa 50 cm (Foto 63).
Poco più avanti lo scalino di ingresso ad una casa privata restringe ulteriormente il marciapiede a 40 cm (Foto 64). Pochi metri dopo, il marciapiede scompare quasi del tutto (Foto 65).
Si attraversa Via Leonardo da Vinci su apposite strisce pedonali presenti nelle vicinanze per raggiungere il marciapiede del lato opposto, realizzato di recente e sul quale si aprono diversi passi carrai che non creano particolari difficoltà al transito dei pedoni o di eventuali carrozzine (Foto 66).
Al km 7,150 termina il marciapiede e si rende indispensabile transitare sulla sede stradale di Via Leonardo da Vinci (Foto 67) aperta al traffico veicolare.
Cento metri più avanti si giunge sul retro della Chiesa parrocchiale di S. Agnese; il transito pedonale è in parte ostacolato da automobili parcheggiate (Foto 68).
Al km 7,300 dalla partenza circa, si arriva all'incrocio tra Via Leonardo da Vinci e Via Giuseppe Garibaldi; il percorso indica di proseguire su quest'ultima strada in direzione Aiello giungendo sul sagrato che presenta una pavimentazione lastricata. Mediante un passaggio pedonale si attraversa Via Garibaldi (Foto 69) e si completa il percorso, poiché si giunge al punto di partenza (Foto 70).