Il percorso si sviluppa in area urbana quasi completamente priva di segnaletica tattilo plantare.

La visita è svolgibile in ogni momento dell'anno.

La partenza avviene dal parcheggio di via Verdi: ampio parcheggio gratuito (Foto 1) con una quarantina di stalli in calcestruzzo (assenti gli stalli riservati alle persone con disabilità) e marciapiedi di larghezza 1,50 m in cubetti di porfido. Il marciapiede presenta una rampa di lunghezza pari a 1,00 m e pendenza 8% con moduli Loges per le persone non vedenti o ipovedenti (Foto 2). In prossimità del Palazzo Toppo Wassermann il marciapiede subisce un restringimento fino ad annullarsi, obbligando i pedoni sulla sede stradale. Il corrispondenza del restringimento è presente un pannello informativo sul percorso dei Masi, dalla leggibilità scarsa, posto a 130 cm da terra (Foto 3).

Foto 1 - Parcheggio di via Verdi

Foto 2 - Rampa con moduli Loges

Foto 3 - Pannello informativo

 La visita del borgo di Toppo si configura come un percorso all’interno di un borgo nel quale è possibile osservare l’architettura di edifici, a tutt’oggi adibiti ad abitazioni private, di origine medievale di tipo rurale (Foto 4). Il percorso dei Masi inizia da Palazzo Toppo Wassermann - residenza estiva dei conti di Spilimbergo – all’incrocio tra via Castello e via Verdi al numero civico 98, vicino alla cappella di San Gerolamo, e ai piedi dei resti del Castello di Toppo. Il Palazzo (Foto 5) non è accessibile alle persone con disabilità motoria a causa della presenza di una rampa in pendenza in ciottolato e 4 gradini, oltre al marciapiede. Non è stato possibile rilevare l’interno poiché chiuso.

Foto 4 - Vista del borgo

Foto 5 - Palazzo Toppo Wassermann

I resti del Castello di Toppo sono raggiungibili a piedi mediante il percorso che parte dal parcheggio di via Verdi, e prosegue in un sentiero. La visita al castello quindi non risulta accessibile alle persone anziane o con difficoltà motorie.

Il percorso prosegue lungo via Verdi, senza marciapiede o con brevissimi tratti di marciapiede non raccordati al piano stradale e in leggera pendenza. Il percorso prosegue quindi esclusivamente su sede stradale, in mancanza di condizioni di sicurezza. In corrispondenza degli antichi Masi, sulle recinzioni delle case si trovano pannelli informativi di due tipi: uno giallo con scritte in nero che illustra brevemente per date salienti la storia del Maso e l’altro, più recente ma poco leggibile, coordinato con tutta la segnaletica del borgo, che su sfondo bianco e scritte in marrone, ripropone la mappa del borgo e del percorso con la storia del Maso corredata da alcune immagini. Il testo è tradotto anche in inglese e in alcuni casi è presente anche il QRcode.

Lungo via Verdi (Foto 6-7) si trovano il Maso n. 2: Maso in piazza sotto il Zuccolo o Maso Frezza, il n. 12: Maso del Franzars e il n. 14: Maso dei Marchetta.

Foto 6 - Percorso lungo via Verdi

Foto 7 - Percorso lungo via Verdi

Nell’intersezione tra via Verdi e via dei Masi è presente una piazzetta ombreggiata con aiuola centrale, pavimentazione in acciottolato con soglia di 1 cm, dotata di due panchine con schienale e fontana (Foto 8).

Si prosegue verso sinistra lungo via dei Masi, anche qui in assenza di marciapiede, con fondo stradale in asfalto un po’ dissestato e leggera pendenza. Parte di via Verdi e di via dei Masi costituiscono parte dell’itinerario ciclabile pedemontano pordenonese. Lungo via dei Masi si trovano il maso n. 4 e il n. 17, Maso dei Bortolusso.

Foto 8 - Piazzetta tra via Verdi e via dei Masi

Alla fine di via dei Masi, si prosegue ancora a sinistra, lungo via della Fornace e verso la chiesa di San Lorenzo Martire, eretta sulla precedente chiesetta di Santa Lucia ricordata già nel 1220 (Foto 9-10). Qui si trova un tratto in salita (circa 25 metri) con pendenza pari all’11%. Anche qui i marciapiedi sono assenti. In corrispondenza della recinzione in muratura della chiesa è presente una canaletta di scolo delle acque meteoriche con fori di 1,5 cm ed un cambio di pavimentazione da asfalto a pietra. Il fondo si presenta liscio ed uniforme. Per accedere all’interno della chiesa è necessario superare una soglia in pietra di altezza pari a 2 cm, ma non è stato possibile rilevare l’interno della chiesa poiché chiusa. In caso di necessità è comunque possibile arrivare in auto vicino all’ingresso della chiesa. È presente anche un piccolo parcheggio, lungo via della Fornace, in asfalto (Foto 11).

Foto 9 - Salita verso la chiesa di San Lorenzo Martire

Foto 10 - Salita in asfalto prima della chiesa

Foto 11 - Parcheggio lungo via della Fornace

Proseguendo lungo via della Fornace, alla fine del percorso si trova il Maso n. 5 in Beorchia di Caveris di Toppo, poi Maso Basello, molto ben conservato (Foto 12-13-14), la cui corte interna è visitabile ma non accessibile a causa del ciottolato presente sotto l’androne di ingresso. Gli ultimi Masi del percorso sono il n. 7 presso la chiesa di San Lorenzo e il n. 19.

Il percorso si conclude ritornando a ritrovo verso il parcheggio di partenza.

Foto 12 - Ingresso al Maso da via della Fornace

Foto 13 - Cortile interno

Foto 14 - Vista dal cortile interno