Barcis - Percorso di visita

Barcis

Montagna

INFORMAZIONI GENERALI

DATA ULTIMO SOPRALLUOGO

18/08/2022

ITINERARIO PREVISTO

Barcis - Percorso di visita

LUNGHEZZA

1700 metri

PARTENZA

Parcheggio lungo la sponda del lago di Barcis, vicino SR251 - Località RIbe

Il percorso si sviluppa in area urbana priva di segnaletica tattilo plantare.

La visita è svolgibile in ogni momento dell’anno.

La partenza avviene dal parcheggio lungo la sponda del lago di Barcis, a sinistra della SR251 (Foto 1-2). Qui si trovano due stalli, non adiacenti tra loro, riservati alle persone con disabilità (Foto 3-4). Entrambi hanno una pavimentazione in elementi modulari in calcestruzzo e adiacente percorso in terra battuta che conduce all’area di sosta.

L’area di sosta, anch'essa con fondo in terra battuta, è situata sulla riva del lago, ombreggiata da alberatura e dotata di panche e tavoli in legno (Foto 5). Per le persone su sedia a ruote questa tipologia di seduta e tavolo non rappresenta la scelta ottimale per l’impossibilità di sedersi, se non con qualche difficoltà (dovuta alla presenza del poggiapiedi del tavolo) come capotavola. L’area di sosta presenta anche una parte coperta al di sotto di una tettoia in sasso pressoché semicircolare chiusa su due lati. L’area funge inoltre da punto di partenza per percorsi ciclopedonali, segnalati con pannelli informativi lignei (Foto 6). Il pannello ubicato nell’area di sosta è inclinato rispetto al piano verticale con base a 100 cm da terra, completo di mappa ed indicazioni sui vari percorsi di interesse. Il pannello è in parte rovinato con leggibilità scarsa.

All’uscita del parcheggio è necessario percorrere un tratto in asfalto di circa 10 m in salita (Foto 7), con pendenza pari al 10%. Attraversando l’area di parcheggio per i bus si raggiunge il marciapiede in cubetti di porfido di larghezza pari a 2,45 metri, di cui 1,07 m netti rispetto all’ingombro degli alberi. Il marciapiede è rialzato rispetto al piano stradale di 9 cm, raccordato al piano stradale con una breve rampa e una soglia di 3,5 cm.

Foto 1 - Vista del parcheggio

Foto 1 - Vista del parcheggio

Foto 2 - Vista del parcheggio

Foto 2 - Vista del parcheggio

Foto 3 - Stallo riservato alle persone con disabilità

Foto 3 - Stallo riservato alle persone con disabilità

Foto 4 - Stallo riservato alle persone con disabilità

Foto 4 - Stallo riservato alle persone con disabilità

Foto 5 - Area di sosta

Foto 5 - Area di sosta

Foto 6 - Pannello informativo

Foto 6 - Pannello informativo

Foto 7 - Rampa di uscita dal parcheggio

Foto 7 - Rampa di uscita dal parcheggio

In corrispondenza dell’inizio del marciapiede si trova un grande pannello informativo su Barcis con riportati i principali eventi del luogo (Foto 8-9). Dopo alcuni metri, si trova una breve rampa diraccordo con il piano stradale, che permette sia la discesa all’area di parcheggio che porta al cimitero, sia di proseguire diritti con l’attraversamento della strada.

Per scendere verso l’area di parcheggio (Foto 10) è necessario percorrere un tratto di sede stradale asfaltato di circa 9 m di lunghezza e pendenza del 10%. Nel parcheggio è presente uno stalo riservato alle persone con disabilità (Foto 10).

Proseguendo diritti invece si attraversa la strada, su apposita zebratura, in corrispondenza dell’incrocio. Il percorso su marciapiede riprende poi con una soglia di 1 cm. Da notare che lungo questo percorso si trovano alcune panchine prive di schienale e braccioli che permettono la sosta e la vista sul lago.

Foto 8 - Pannello informativo

Foto 8 - Pannello informativo

Foto 9 - Marciapiede sinistro in porfido

Foto 9 - Marciapiede sinistro in porfido

Foto 10 - Area parcheggio

Foto 10 - Area parcheggio

Foto 11 - Stallo riservato alle persone con disabilità

Foto 11 - Stallo riservato alle persone con disabilità

L’attraversamento (Foto 12) è identificato con segnaletica orizzontale strisce bianche su fondo asfalto e raccordato con il marciapiede in porfido da due brevi rampe in discesa ed in salita. Il marciapiede prosegue lungo via Vittorio Veneto (SR251) (Foto 13) con le medesime caratteristiche sopradescritte (larghezza, restringimenti dovuti alla presenza di alberature, presenza di panchine, fondo omogeneo). Lungo il percorso è presente un pannello informativo (fondo beige e scritte nere) molto rovinato e di scarsa leggibilità, con rappresentazioni figurate degli elementi di interesse. Il pannello è inclinato rispetto al piano verticale per favorire una migliore leggibilità (Foto 18), tuttavia non è facilmente leggibile perchè installato nel verso contrario (verso l’area diparcheggi e non verso il percorso).

Foto 12 - Attraversamento pedonale

Foto 12 - Attraversamento pedonale

Foto 13 - Marciapiede in porfido

Foto 13 - Marciapiede in porfido

Foto 14 - Pannello informativo

Foto 14 - Pannello informativo

A sinistra di questo tratto di marciapiede, come già sopra anticipato, si trova un altro parcheggio (Foto 15). E' presente uno stallo riservato alle persone con disabilità. Su via Vittorio Veneto è presente anche un attraversamento pedonale, ma questo non è accessibile poiché non è raccordato con il piano stradale (dislivello di 8/10 cm). Si segnala che il breve marciapiede sul lato destro di via Vittorio Veneto (verso via San Francesco) presenta un fondo in acciottolato disomogeneo.

Il marciapiede prosegue con un attraversamento raccordato con il livello stradale in parte dissestato, sempre su fondo in porfido e segnalato con le due diverse colorazioni del porfido (colore naturale e bianco) fino a raggiungere il parcheggio della Comunità Montana del Friuli Occidentale (Foto 16).

Foto 15 - Vista parcheggio

Foto 15 - Vista parcheggio

Foto 16 - Attraversamento pedonale su porfido

Foto 16 - Attraversamento pedonale su porfido

L’ingresso alla sede della Comunità Montana del Friuli Occidentale risulta inaccessibile alle persone con difficoltà motorie in quanto è presente un gradino di accesso pari a 15 cm (Foto 17). Nei pressi dell'ingresso è presente unop staloriservato alle persone con disabilità (Foto 18). Il marciapiede dopo un restringimento a 94 cm diviene sempre più largo e prosegue fino a raggiungere l’area pedonale di via Fabio Filzi parallela a via Vittorio Veneto (Foto 19). Si sconsiglia il transito su via Vittorio Veneto poiché da questo punto in poi non è più presente il marciapiede (Foto 20) e si è costretti a proseguire per diversi tratti lungo la sede stradale.

L’area pedonale di via Fabio Filzi ha larghezza di 3,00 m e fondo in porfido. Presenta nella parte iniziale una griglia di scolo delle acque meteoriche, in direzione perpendicolare rispetto al senso di marcia, e nella parte finale un tratto di circa 45 m di lunghezza e pendenza tra il 6 e il 10%.

Proseguendo verso il Municipio il marciapiede si restringe quasi ad esaurirsi imponendo di camminare per un tratto a lato della strada.

Foto 17 - Ingresso sede Comunità Montana del Friuli Occidentale

Foto 17 - Ingresso sede Comunità Montana del Friuli Occidentale

Foto 18 - Stallo riservato alle persone con disabilità

Foto 18 - Stallo riservato alle persone con disabilità

Foto 19 - Restringimento marciapiede

Foto 19 - Restringimento marciapiede

Foto 20 - Assenza marciapiede

Foto 20 - Assenza marciapiede

Il municipio (Foto 21) sul lato destro di via Vittorio Emanuele, è accessibile grazie al superamento di tre gradini oppure di una rampa in lastre di pietra di pendenza pari al 5%, larghezza 1,25 m e lunghezza 8 m, in lastre rettangolari di pietra piasentina. La rampa è priva di corrimano e cordolo battitacco. L’attraversamento pedonale (Foto 22) di via Vittorio Veneto (SR251) avviene in sicurezza, in piano, con segnaletica orizzontale e raccordato con il piano stradale. La piazzetta di fronte al municipio è pavimentata con lastre in pietra di colore chiaro con motivi geometrici e pietra di colore rosso scuro.

Foto 21 - Municipio

Foto 21 - Municipio

Foto 22 - Attraversamento pedonale

Foto 22 - Attraversamento pedonale

Continuando il percorso, si ritrovano però dei tratti inaccessibili del marciapiede causati dalla presenza di ostacoli (fioriere) e dalla conformazione dell’edificato, che rendono impossibile il passaggio, se non su sede stradale. Proseguendo da piazza Vittorio Emanuele II in poi si trova un tratto in discesa del 7%. Lungo questo tratto di percorso sono presenti esercizi commerciali (Foto 23), il cui accesso risulta però interdetto alle persone con disabilità motoria in quanto rialzati rispetto al piano del marciapiede di 30/40 cm, superati esclusivamente tramite gradini di altezza media pari a 15/20 cm. Poco più avanti rispetto alla piazzetta del municipio si trova una piazzetta pavimentata (Foto 24) con cubetti di porfido, in piano, con tre sedute semicircolari in pietra piasentina su basi in ciottoli: si tratta di un’arena composta da tre gradinate e un albero al centro, completo di pannello informativo. Da notare come in questo tratto di strada vi sia il limite di 30 km/h che, almeno in parte, dovrebbe aiutare a rallentare il traffico veicolare, anche se in realtà ciò non sempre avviene.

Foto 22 - Attività commerciali

Foto 22 - Attività commerciali

Foto 23 - Piazzetta pavimentata

Foto 23 - Piazzetta pavimentata

Successivamente si trova l’attraversamento pedonale di Cortile Nazario Sauro che porta allo spiazzo di fronte all'ingresso laterale della chiesa di San Giovanni Battista. L’attraversamento risulta complanare col marciapiede sul lato verso la chiesa, mentre sul lato verso le attività commerciali presenta un dislivello variabile tra i 2 e i 6 cm (Foto 24). L’ingresso della chiesa è raggiungibile mediante marciapiede di larghezza pari a 1,70 m in lastre di pietra piasentina con fondo omogeneo, delimitato dalla sede stradale da pali e cordicella in acciaio (Foto 25). Il primo ingresso che si incontra è l’ingresso laterale raggiungibile mediante una breve rampa di larghezza 1,70 metri, lunghezza 1 metro e pendenza in salita pari al 20%.

Foto 24 - Attraversamento pedonale

Foto 24 - Attraversamento pedonale

Foto 25 - Entrata laterale della chiesa

Foto 25 - Entrata laterale della chiesa

Di fronte all’ingresso secondario della Chiesa si è costretti però a scendere dal marciapiede e proseguire su strada in assenza di sicurezza, fino a raggiungere l’ampio spiazzo di fronte all’ingresso principale della chiesa di San Giovanni Battista. Tale ingresso risulta inaccessibile a causa della presenza di una scalinata composta da 8 gradini semicircolari (Foto 26). Di fronte all’ingresso, l’altro lato della strada è presente un parcheggio, con uno stallo riservato alle persone con disabilità (Foto 27). L’attraversamento pedonale, in corrispondenza del parcheggio avviene su asfalto (strisce bianche), fondo abbastanza regolare ed omogeneo ma pendenza trasversale in discesa pari al 5%.

Foto 26 - Accesso principale

Foto 26 - Accesso principale

Foto 27 - Stallo riservato alle persone con disabilità

Foto 27 - Stallo riservato alle persone con disabilità

A questo punto, il percorso prosegue diritto lungo la SR251 oppure con la svolta a sinistra lungo via Piave. Svoltando a sinistra si raggiunge via Piave; il fondo è omogeneo, in porfido, in discesa con pendenza media pari all’8%. Il marciapiede vero e proprio è inaccessibile alle persone con disabilità perché presenta numerosi gradini in discesa ed è ostacolato da fioriere ed altri elementi a servizio delle attività commerciali presenti (risulta quindi difficoltoso anche l’ingresso alle attività commerciali). Si tratta quindi di percorrere un tratto su sede stradale (in cubetti di porfido). Oltrepassato Cortile XI Febbraio, sulla sinistra, si prosegue ancora lungo via Piave, verso Strada Lungolago, sempre in discesa, su fondo stradale in porfido ed in assenza di marciapiede (Foto 28-29-30). Ad un certo punto si trova un grigliato metallico per lo scolo delle acque meteoriche (Foto 31).

Foto 28 - Strada Lungolago

Foto 28 - Strada Lungolago

Foto 29 - Strada Lungolago

Foto 29 - Strada Lungolago

Foto 30 - Strada Lungolago

Foto 30 - Strada Lungolago

Foto 31 Canaletta di scolo

Foto 31 Canaletta di scolo

Il secondo tratto di Via Piave, dopo una lunga discesa, si presenta pressoché in piano, con un fondo abbastanza regolare in cubetti di porfido, con motivi geometrici decorativi di colore bianco (Foto 32). Sul lato destro è presente un’area con alberatura e panchine in calcestruzzo bianco senza schienale e braccioli (Foto 33-34) e poco dopo un parcheggio ed un’area giochi per bambini (Foto 34). L’accesso all’area giochi risulta difficoltoso per la presenza dell'erba. Il percorso a questo puntoprosegue ancora lungo via Piave su fondo stradale in asfalto (Foto 35), o in alternativa lungo la zona pedonale sulla riva del Lago, strada Lungolago (Foto 36).

Foto 32 - Vista della piazza

Foto 32 - Vista della piazza

Foto 33 - Vista della piazza

Foto 33 - Vista della piazza

Foto 34 - Vista della piazza con sedute

Foto 34 - Vista della piazza con sedute

Foto 35 - Area giochi

Foto 35 - Area giochi

Foto 36 - Via Piave

Foto 36 - Via Piave

Foto 37 - strada Lungolago

Foto 37 - strada Lungolago

Ritornando lungo la SR 251, oltrepassato il parcheggio sulla destra (precedentemente descritto) ed il Bar sulla sinistra, il marciapiede in cubetti di porfido a livello della strada si interrompe e si è costretti a proseguire su sede stradale con elevata pendenza (Foto 38). Dopo una decina di metri si può proseguire –Piazzetta Umberto I-  sul marciapiede del lato sinistro che presenta larghezza irregolare a causa degli edifici preesistenti (Foto 39). Il fondo è omogeneo, in cubetti di porfido, e di pendenza pari al 5%. Tale pendenza è ritenuta elevata considerando la lunghezza del percorso. Dal civico 2 in poi la larghezza del marciapiede è da considerarsi ampia (circa 1,50 metri). L’attraversamento pedonale (Foto 40) qui presente non è accessibile a causa dell’assenza di rampe di raccordo con il piano stradale. Il marciapiede precedentemente descritto, presenta una rampa di raccordo al livello stradale immediatamente prima dell’attraversamento pedonale. In questo modo con un dislivello del marciapiede pari a 12 cm rispetto al piano stradale l’attraversamento non soddisfa i requisiti di accessibilità. Dall’altra parte della strada si trova una fascia di asfalto, allo stesso livello della strada, di larghezza ampia e fondo abbastanza regolare che permette di raggiungere lo sportello bancomat. Tale fascia successivamente si riduce fino a interrompersi .

Tornando sul lato sinistro della strada il marciapiede in cubetti di porfido prosegue con le stesse caratteristiche fino all’altezza dell’Hotel Celis (Foto 41). Qui il percorso privo di barriere si interrompe. Da questo punto in poi, su entrambi i lati, si è costretti a proseguire su sede stradale ponendo molta attenzione al transito dei veicolo (Foto 42).

Foto 38 - Sede stradale con elevata pendenza

Foto 38 - Sede stradale con elevata pendenza

Foto 39 - Marciapiede lato sinistro

Foto 39 - Marciapiede lato sinistro

Foto 40 - Attraversamento pedonale su SR 251

Foto 40 - Attraversamento pedonale su SR 251

Foto 41 - Marciapiede nei pressi dell'hotel

Foto 41 - Marciapiede nei pressi dell'hotel

Foto 42 - Proseguimento su sede stradale

Foto 42 - Proseguimento su sede stradale

Poco dopo l’Hotel Celis, su via Dante, si trova un attraversamento pedonale (Foto 43), strisce bianche su fondo in asfalto, dal fondo regolare con collegamenti a raso rispetto ai percorsi pedonali. Sul lato sinistro della strada l’attraversamento di trova nei pressi di stalli in linea. Tra gli stalli e la sede carrabile è presente una fascia di rispetto utile ai pedoni, ma priva di protezioni. Questa fascia, dapprima ampia, poi si restringe a circa 60-70 cm. Sul lato destro invece, l’attraversamento pedonale si trova in corrispondenza dell’inizio della breve rampa di raccordo tra piano stradale e marciapiede, in calcestruzzo, di larghezza pari a 70 cm, fondo regolare ed omogeneo eccetto che per la rampa (e quindi la relativa salita sul marciapiede) che presenta fondo sconnesso e irregolare. Il marciapiede sul lato destro presenta alcune protezioni rispetto alla sede stradale in corrispondenza degli accessi alle abitazioni (scalinate) o degli attraversamenti pedonali: si tratta di elementi costituiti da pali tubolari in acciaio di altezza circa pari a 1,20 m e pari larghezza, verniciati a strisce bianche e rosse, poco visibili (Foto 44). L’attraversamento pedonale successivo avviene nelle medesime condizioni rispetto al precedente: strisce bianche, fondo in asfalto regolare ed omogeneo e termina sul lato destro in corrispondenza della rampa di discesa dal marciapiede in calcestruzzo, fondo regolare ed omogeneo. Il marciapiede sul lato destro quindi si interrompe in questo punto, mentre sul lato sinistro, la fascia di asfalto a protezione dei parcheggi termina una ventina di metri dopo. Si è costretti quindi a procedere su sede stradale per una ventina di metri fino a raggiungere la svolta a sinistra verso Strada Lungolago, in corrispondenza del percorso ciclo-pedonale che lambisce le sponde del lago. In questo tratto è presente una sconnessione del fondo stradale larga circa 20 cm e profonda circa 2 cm, lungo tutta la strada, che rende difficoltoso il passaggio (Foto 45).

Foto 43 - Attraversamento pedonale

Foto 43 - Attraversamento pedonale

Foto 44 - Pali tubolari su marciapiede destro

Foto 44 - Pali tubolari su marciapiede destro

Foto 45 - Percorso ciclo-pedonale

Foto 45 - Percorso ciclo-pedonale

Strada Lungolago segue la sponda del Lago e presenta, verso ovest, larghezza ampia pari a circa 3,00 metri, fondo regolare ed omogeneo in asfalto e successivamente in tavolato di legno disposto perpendicolarmente al senso di marcia, protetta dalla sede stradale da una fascia alberata e guard-rail in acciaio e legno, e verso il lago dalla sponda dello stesso o da un parapetto in legno. E’ riservata a pedoni e ciclisti in maniera promiscua (Foto 46). Lungo il percorso si trovano pannelli informativi di altezza media pari a 1,20 m, dimensioni pari a circa 60x80 cm, fondo chiaro con scritte nere di buona leggibilità, complete di mappa ingrandita con le specifiche dei punti principali di interesse del percorso (Foto 58).

Foto 46 - Percorso ciclo-pedonale

Foto 46 - Percorso ciclo-pedonale

Verso est il fondo è in asfalto, di larghezza molto ampia, in discesa. Sul lato sinistro del percorso è presente un marciapiede in calcestruzzo, rialzato rispetto al piano stradale di 13 cm e ad esso non raccordato, il cui percorso risulta inoltre ostacolato dalla presenza di panchine in calcestruzzo (Foto 47). Sulla sinistra il percorso sulla sponda del lago è protetto da cordolo in calcestruzzo su cui si poggia un parapetto in legno e acciaio. Sulla destra, vicino al parapetto, è presente una delimitazione a segnare la presenza del marciapiede, costituita da due fasce tipo cordoli a raso: si tratta di una delimitazione appena percepibile visivamente, mantenendo le stesse caratteristiche di pavimentazione rispetto alla sede stradale. Proseguendo, il percorso presenta elevata pendenza in discesa, pari all’11%, per una quindicina di metri, poi si prosegue in piano (Foto 48-49). Poco prima della ripida discesa è presente un pannello informativo di grandi dimensioni (come quello descritto precedentemente nel tratto iniziale del percorso) che presenta gli eventi principali di Barcis durante l’anno. Successivamente la pavimentazione in asfalto si interrompe e diventa in cubetti di porfido; il passaggio avviene con una breve rampa di raccordo in calcestruzzo che supera il dislivello di 15 cm. Nel contempo il marciapiede sulla sinistra diviene molto più ampio, in blocchi di pietra, e si trova a livello della pavimentazione in cubetti di porfido. Il marciapiede attraversa una zona sistemata a verde con sedute e alberature, mentre il percorso in cubetti di porfido continua fiancheggiato dalla grande seduta curvilinea in calcestruzzo precedentemente descritta (Foto 50). Entrambi i percorsi convergono poi nella piazzetta formatasi con l’incrocio di via Piave. Qui si trova una grande gradinata circolare in pietra, come un’arena, con tre gradinate centrali e due scalinate laterali composte da una ventina di gradini. La scalinata a destra presenta corrimano in tubolare di acciaio verniciato nero (Foto 51). A destra un palco con una struttura sferica, forse a sostegno di copertura in caso di maltempo, sempre in acciaio tubolare grigio scuro.

Foto 47 - Panchine in calcestruzzo

Foto 47 - Panchine in calcestruzzo

Foto 48 - Rampa con pendenza elevata

Foto 48 - Rampa con pendenza elevata

Foto 49 - Percorso verso la Piazza

Foto 49 - Percorso verso la Piazza

Foto 50 - Panchina in calcestruzzo

Foto 50 - Panchina in calcestruzzo

Foto 51 - Scalinata della piazza con tubolare

Foto 51 - Scalinata della piazza con tubolare

In cima alla gradinata si trova una piazza e palazzo Mocenigo Centi, ex dimora dei Conti Mocenigo, ora sede dell’ufficio turistico (Foto 52) e della biblioteca. Anche qui sono presenti pannelli informativi con le indicazioni degli elementi di interesse, fondo chiaro scritte in nero, inclinati rispetto alla verticale (come precedentemente descritti). L’ufficio turistico risulta difficilmente accessibile considerando la soglia di ingresso di 7 cm di altezza (Foto 53). Il percorso per accedervi comprende l’attraversamento dell’area antistante il palazzo. La pavimentazione è prima in cubetti di porfido e successivamente in lastre di pietra, abbastanza regolare ed omogeneo, mentre il porticato di Palazzo Mocenigo Conti è pavimentato in blocchi di pietra con fondo leggermente irregolare dovuto all’usura.

Foto 52 - Palazzo Mocenigo Centi

Foto 52 - Palazzo Mocenigo Centi

Foto 53 - Ufficio turistico

Foto 53 - Ufficio turistico

Questa piazza è raggiungibile anche dalla parallela a via Piave che parte da via Roma – Largo Deputato Paron Celli. Tale percorso è pavimentato in cubetti di porfido, fondo regolare ed omogeneo, e presenta pendenza elevata in discesa per una ventina di metri (Foto 54-55). Alla fine della discesa si trova una canaletta di scolo delle acque meteoriche e poi la parte in piano della piazza.

Foto 54 - Percorso con canalina di scolo

Foto 54 - Percorso con canalina di scolo

Foto 55 - Percorso in porfido

Foto 55 - Percorso in porfido

Riprendendo il percorso principale dalla piazza, strada Lungolago diventa esclusivamente pedonale e presenta larghezza ampia, in piano, con fondo di diversa tipologia. Prima in cubetti di porfido (Foto 56), poi in calcestruzzo ed infine in tavolato in materiale plastico simil-legno posato perpendicolarmente al senso di marcia, di larghezza pari a 1,80 m (Foto 57-58). Sul lato destro, verso il lago è presente un parapetto in acciaio e legno su cordolo in calcestruzzo che si arresta dopo alcuni metri, mentre sul lato sinistro è presente una fascia alberata. Il percorso è dotato di pali di illuminazione. Proseguendo si trova sulla destra un pontile con affaccio sul lago (Foto 59), pavimentato con tavolato ligneo disposto perpendicolarmente al senso di marcia, di larghezza 1,20 m, e dotato su entrambi i lati di parapetto in legno (Foto 60). Poco dopo è presente una pedana di grandi dimensioni (circa 4,00 m x 9,00 m), anch’essa pavimenta con tavolato ligneo, senza parapetto (Foto 61-62). Al momento del sopralluogo l’accesso alle aree è interdetto per lavori di ripristino.

Foto 56 - Percorso su porfido

Foto 56 - Percorso su porfido

Foto 57 - Percorso su tavolato in materiale plastico

Foto 57 - Percorso su tavolato in materiale plastico

Foto 58 - Percorso su tavolato in materiale plastico

Foto 58 - Percorso su tavolato in materiale plastico

Foto 59 - Pontile in legno

Foto 59 - Pontile in legno

Foto 60 - Pontile non accessibile

Foto 60 - Pontile non accessibile

Foto 61 - Pedana in legno

Foto 61 - Pedana in legno

Foto 62 - Pedana in legno

Foto 62 - Pedana in legno

Proseguendo si trova  un ponticello (Foto 63-64-65-66) con tratti di pendenza in discesa pari al 15% per una decina di metri per poi risalire con la stessa pendenza per circa 7 metri ed infine un tratto di una decina di metri con pendenza pari al 9%.

Foto 63 - Percorso su tavolato in materiale plastico

Foto 63 - Percorso su tavolato in materiale plastico

Foto 64 - Percorso in discesa

Foto 64 - Percorso in discesa

Foto 65 - Percorso in discesa

Foto 65 - Percorso in discesa

Foto 66 - Percorso in salita

Foto 66 - Percorso in salita

Il percorso continua con le medesime caratteristiche sopradescritte, fino a ricongiungersi alla parte in asfalto di via Piave, con una rampa di lunghezza di 10,00 m circa e pendenza del 13% (Foto 67). Il percorso prosegue su strada, in assenza di marciapiede, in piano. A sinistra, dietro i campi da gioco, è presente un’area di parcheggio (Foto 68). Successivamente si trova un percorso esclusivamente pedonale, di larghezza ampia (superiore ai 3,00 m) sulla destra della strada, protetto su lato destro da staccionata in legno e su lato sinistro da parapetto in acciaio. Il percorso è pavimentato in tavolato ligneo e al momento del sopralluogo l’accesso era interdetto per lavori con completamento in corso (Foto 69-70). Proseguendo il percorso si interrompe con una serie di gradini in pietra e quindi risulta inaccessibile (Foto 71). Tornando indietro si è costretti quindi a proseguire su strada in asfalto fino a raggiungere il parcheggio iniziale, oppure, dalla scalinata precedentemente descritta con altri gradini si raggiunge il percorso lungo la sponda del lago sottostante (collegato anche da altre gradinate) (Foto 72), che raggiunge l’ampia area parcheggio e sosta descritta inizialmente. Tale percorso risulta pavimentato come il precedente (tavolato), di larghezza 1,80 m con staccionata in legno sul lato destro e panchine in legno sul lato sinistro, risulta però inaccessibile data la presenza delle scalinate (Foto 73).

Foto 67 - Percorso fino all'incrocio con via Piave

Foto 67 - Percorso fino all'incrocio con via Piave

Foto 68 - Percorso su asfalto

Foto 68 - Percorso su asfalto

Foto 69 - Ponte in legno

Foto 69 - Ponte in legno

Foto 70 - Percorso su tavolato ligneo

Foto 70 - Percorso su tavolato ligneo

Foto 71 - Scalinata

Foto 71 - Scalinata

Foto 72 - Percorso lungolago su tavolato ligneo

Foto 72 - Percorso lungolago su tavolato ligneo

Foto 73 - Percorso su pietra con panchine

Foto 73 - Percorso su pietra con panchine

Proseguendo il percorso lungo il lago si ritorna all’area di parcheggio iniziale attraversando un’area con pavimentazione in ghiaia grossa e terra battuta, prevalentemente in piano (Foto 88-89-90).

Foto 74 - Percorso su ghiaia grossa

Foto 74 - Percorso su ghiaia grossa

Foto 75 - Percorso su ghiaia grossa

Foto 75 - Percorso su ghiaia grossa

Foto 76 - Tratto finale verso il parcheggio

Foto 76 - Tratto finale verso il parcheggio