Marano Lagunare - Percorso di visita
Mare
INFORMAZIONI GENERALI
DATA ULTIMO SOPRALLUOGO
19/10/2022
ITINERARIO PREVISTO
Marano Lagunare - Percorso di visita
LUNGHEZZA
1000 metri
PARTENZA
Parcheggio di piazza Case Operaie
La visita è svolgibile in ogni momento dell’anno.
Partenza dal parcheggio di piazza Case Operaie (Foto 1). È presente un parcheggio per una ventina di auto tra cui anche uno stallo riservato alle persone con disabilità. Fondo regolare ed omogeneo, in piano, in porfido. Il marciapiede (Foto 2), su un lato della piazza e poi a tutta larghezza, è in lastre di pietra naturale e di larghezza ampia. Sul lato opposto della piazza è presente un'alberatura. Da piazza Case Operaie si può raggiungere anche via delle Mura, pavimentata in pietra, fondo regolare ed omogeneo che porta verso la zona del Municipio e del Museo Archeologico della Laguna (Foto 3).
Dal parcheggio di Piazza Case Operaie si prosegue lungo via Giovanni Pascoli (zona pedonale), la strada è stretta e pavimentata in porfido (Foto 4). Poco dopo si trova un parcheggio (dietro la chiesa di San Martino) per una decina di autovetture e uno stallo riservato alle persone con disabilità (Foto 5).
Oltrepassato il parcheggio si continua il percorso lungo via Giovanni Pascoli e la pavimentazione prosegue così: strada principale in porfido e marciapiedi in pietra naturale di larghezza ampia (Foto 6). I marciapiedi sono in piano rispetto alla strada e sono delimitati dalla stessa da paletti in acciaio. Il percorso è in piano fino a Piazza Savorgnan dove si trova un parcheggio (Foto 7) e uno stallo riservato a persone con disabilità. Per raggiungere piazza Loredan (Foto 8,9) è possibile proseguire anche lungo la via parallela a via Giovanni Pascoli, anch’essa zona pedonale in piano e pavimentata completamente con lastre in pietra piasentina, fondo regolare ed omogeneo (Foto 10).
Per proseguire il percorso assegnato, da via Giovanni Pascoli si è costretti ad oltrepassare una caditoia con fori di 2,5cm e proseguire per un breve tratto lungo la strada via Venezia (Foto 11-12).
Dopo aver attraversato via Venezia, si giunge in Piazza dello Squero, una piazza destinata principalmente a parcheggio su asfalto (Foto 13). Il percorso prevede l’attraversamento del ponte e quindi dalla fine del marciapiede è necessario proseguire per un breve tratto lungo la strada ed imboccare, a sinistra, la rampa in asfalto di lunghezza 10 metri, pendenza media dell’8,5% in salita(Foto 14). Tale pendenza, unita alla lunghezza della rampa rende difficile il percorso in autonomia per una persona su sedia a ruote (Foto 15).
Poi si prosegue in piano lungo la passerella del ponte, la pavimentazione è in tavolato di legno, le tavole sono disposte parallelamente al senso di marcia; il percorso è separato dalla strada in asfalto da un guard-rail ed è in piano. Il passaggio sul ponte (Foto 16), di larghezza pari a 1,00 m, presenta una pavimentazione un po’ irregolare a causa del tavolato di legno che presenta fughe pari a 1 cm. Oltrepassato il percorso piano del ponte si trova la rampa in discesa in asfalto (Foto 17). Poi si trova una passerella in legno (pontile per le barche) che fiancheggia il canale e si prosegue lungo il percorso in asfalto, sempre protetto da guard-rail a destra del pontile. Il pontile (assente una protezione per la caduta in mare) presenta tavolato di legno disposto perpendicolarmente rispetto al senso di marcia e fughe pari a circa 1 cm tra una tavola e l’altra e quindi si consiglia di proseguire l'itinerario su percorso parallelo protetto in asfalto. Tra il percorso in asfalto protetto e il pontile c’è un ampio cordolo in calcestruzzo a raso con angoli smussati. A livello visivo viene ben definito il limite del pontile dal limite del marciapiede (Foto 18).
Verso la fine della strada la passerella in legno si interrompe e termina anche il guard-rail a protezione del percorso pedonale (Foto 19). Il percorso riservato ai pedoni su asfalto, ora segnalato con strisce bianche a terra, subisce dapprima un restringimento e poi un allargamento nei pressi dell’ingresso, su lato opposto, della Riserva Naturale Regionale della Valle Canal Novo (Foto 20). Qui riprende anche il pontile in legno. Il percorso pedonale, o meglio l’area di risulta della sede stradale di via delle Valli, è segnalata con strisce bianche a terra, e subisce notevoli modifiche in larghezza a causa della presenza di ostacoli e parcheggi. Il pontile in questo tratto è separato fisicamente dalla sede stradale da un muretto in calcestruzzo armato (Foto 10).
La Riserva Naturale Regionale della Valle Canal Novo (Foto 22) è costituita da un’ex valle da pesca e da alcuni terreni seminativi per circa 121 ettari, è dotato di alcuni edifici realizzati mantenendo la tipologia tradizionale dei casoni locali con funzioni di servizi, ristoro, didattica e osservatorio (Foto 23). Oltre alla biglietteria vi sono un casone dedicato alla didattica, l’acquario, l’osservatorio panoramico, la foresteria, l’osservatorio (non accessibile alle persone su sedia a ruote) e un’area preistorica. Quasi tutta la Riserva, seppur con qualche difficoltà legata alla tipologia del fondo a volte disomogeneo, è accessibile alle persone con disabilità. Nel casone,sede della biglietteria e del ristorante Oasi, è presente un wc accessibile alle persone con disabilità. I percorsi all’interno del parco sono di larghezza variabile e con pavimentazione mista in piastre di ghiaino lavato, ghiaino o terra battuta e tavolato di legno. La cartellonistica all’interno del parco è composta da strutture in legno, di grandi dimensioni con scritte in nero su fondo bianco, indicanti i principali elementi di interesse (anche relativi all’avifauna) e completi di mappe, immagini ed illustrazioni, buona leggibilità (Foto 24).
Il percorso prosegue lungo via delle Valli (Foto 25), assente il marciapiede su entrambi i lati, il percorso prosegue lungo la strada principale fino all’incrocio con via Saline. Via Saline presenta un marciapiede sul lato destro (Foto 26), fondo regolare in moduli di calcestruzzo, rialzato rispetto al piano stradale di 12 cm. Per continuare il percorso sul marciapiede è necessario salire su quest’ultimo in corrispondenza del primo accesso carraio dopo l’incrocio, in corrispondenza del civico 17. Il marciapiede presenta alcuni restringimenti dovuti alla presenza delle scalinate d’entrata alle abitazioni. All’incrocio con via Toniolo però non c’è un abbassamento che permetta l’attraversamento pedonale e anche proseguendo lungo questa via non si trova un abbassamento per il raccordo e l’unico modo per scendere è quello di superare il dislivello di 12 cm. Il percorso prosegue lungo via Saline (Foto 27), non potendo proseguire lungo il marciapiede sulla destra, l’unico modo valido è quello di proseguire lungo la strada, su asfalto fino a raggiungere la rampa in salita che attraversa il ponte e scende nei pressi della Vecchia Pescheria (Foto 28).
Il ponte è dotato di rampe di raccordo con la sede stradale, segnaletica Loges e doghe in plastica riciclata di colore marrone e pendenza del 5% (Foto 29-30). Arrivati all’altezza della Vecchia Pescheria si trova un’ampia piazza pavimentata in pietra, fondo regolare ed omogeneo, in piano (Foto 31). In corrispondenza della discesa della rampa, è presente uno stallo per persone con disabilità.
Scesi dalla rampa sul lato destro si raggiunge la piazza di fronte alla vecchia pescheria (Foto 32) oppure, attraversando la strada – via Roma – su strisce bianche su asfalto (Foto 33), fondo regolare, si prosegue il percorso lungo la zona pedonale, via Porto del Friuli (Foto 34). Dalla rampa presente sul lato destro del ponte invece si è costretti a scendere su strada e proseguire fino a raggiungere la zona pedonale. Per ogni punto di interesse è presente un pannello informativo fondo rosa-beige e scritte in nero con le principali nozioni storiche, completo di immagini e tradotto in inglese e tedesco. Il carattere tipografico è piccolo ma la leggibilità è buona.
Via Porto del Friuli (Foto 35) rappresenta l’estremo a sud della zona pedonale principale di Marano: è pavimentata in cubetti di porfido, di larghezza ampia, in piano, fondo regolare ed omogeneo. Lungo i lati sono presenti dei marciapiedi in blocchi di pietra chiara tipo Aurisina, allo stesso livello della strada. Si prosegue fino ad arrivare a Piazza Vittorio Emanuele II e Piazza Provveditori, pavimentate in lastre di pietra e di fondo regolare ed omogeneo eccetto qualche irregolarità dovuta allo sfogliamento delle lastre di pietra (Foto 36). Qui si possono ammirare anche la Torre Millenaria (inaccessibile per la scalinata di accesso), il Pozzo Contareno, il Portastendardi e l’Antico Corpo di Guardia. Il percorso prosegue sempre verso nord, sempre di larghezza ampia, in piano, fondo regolare ed omogeneo in cubetti di porfido con fasce in pietra chiara ai lati (Foto 37), per concludersi all’incrocio tra via Udine e via Giuseppe Garibaldi, su asfalto, all’altezza del Municipio e del Museo Archeologico della Laguna. Dietro al Museo, in piazza Guidobaldo d’Urbino è presente un parcheggio con uno stallo riservato alle persone con disabilità. Dalla zona pedonale attraversando la strada verso nord – via Garibaldi – strisce bianche su asfalto, si raggiunge la zona del municipio (Foto 38), mentre svoltando a destra si prosegue dritti lungo l’edificio del Museo per poi proseguire attraversando via Udine, ritornando al punto di partenza.