Mortegliano - FVG in movimento 10mila passi di salute
Pianura
INFORMAZIONI GENERALI
DATA ULTIMO SOPRALLUOGO
06/02/2023
ITINERARIO PREVISTO
Mortegliano - FVG in movimento 10mila passi di salute
LUNGHEZZA
8800 metri
PARTENZA
Via Tomba
Il percorso ha inizio su via Tomba, in prossimità dell’area dedicata alle feste di paese, dove è collocato il cartello esplicativo con le indicazioni di percorso. (Foto 1)
Ai lati della careggiata vi è un numero elevato di stalli per il parcheggio dei mezzi; non vi sono però parcheggi riservati a persone con disabilità (Foto 2). Dagli stalli attraverso alcuni scivoli, è possibile, anche per le carrozzine, aver accesso al marciapiede. Il marciapiede presenta una larghezza di circa 150 cm.
Proseguendo su Via Tomba, al primo incrocio con una strada secondaria, non vi sono le strisce pedonali che consentono di attraversare in sicurezza (Foto 3); manca anche uno scivolo che consente di risalire sul marciapiede, una volta superato l'incrocio (Foto 4).
Al termine di Via Tomba, per oltrepassare via Lavoredo ed immettersi nel primo tratto sterrato del percorso, non sono presenti né strisce pedonali, né scivoli sui marciapiedi (Foto 5).
Lo sterrato che costeggia la parte terminale della Roggia di Udine ha un fondo in terra battuta e ghiaia in questo primo tratto largo circa 3,5 m. Per indicare il percorso dei 10.000 passi di salute è presente il segnale convenzionale (Foto 6).
Un paio di curve, con dislivello trascurabile, portano al ponticello cementato che consente di oltrepassare il canale Cormor (Foto 7 ed 8) e si prosegue nuovamente su pista sterrata.
Circa dieci metri più avanti si raggiunge un primo bivio che rappresenta sia l'inizio che la fine del primo dei due anelli dai quali è composto il percorso; qui è presente un cartello esplicativo che riporta la mappa dell’itinerario (Foto 9). È necessario affidarsi ad essa per proseguire nella direzione corretta (verso sinistra), in quanto è assente l'indicazione canonica con la freccia verde.
Vale la pena segnalare che il percorso è aperto anche al transito di cavalli e di mezzi agricoli.
Dopo circa un chilometro dal primo bivio si perviene ad un secondo bivio; in questo caso è presente l'indicazione che ci indirizza sulla corretta direzione (Foto 10); si transita sempre su strada sterrata che ha 2 metri circa di larghezza.
Dopo un centinaio di metri dal secondo bivio si giunge ad un terzo bivio; anche qui la direzione corretta è segnalata da apposita indicazione (Foto 11). Il fondo ora presenta avvallamenti che, in caso di pioggia, possono generare pozzanghere.
Al secondo chilometro del percorso, il fondo della strada passa da sterrato ghiaioso a sterrato fangoso (Foto 12) ed erboso (Foto 13).
Percorrendo il tratto erboso, cento metri più avanti, compare il segnale dei 10.000 passi che invita a piegare a destra, fiancheggiando sulla sinistra la recinzione di un’azienda di allevamento di cavalli (Foto 14).
Oltrepassato il maneggio, prima di addentrarsi in un boschetto, vi è un tratto di pista molto sconnesso, con presenza di grossi sassi e solchi profondi presumibilmente lasciati da trattori; il dislivello in discesa è di circa 15 gradi (Foto 15).
Uscendo dal tratto sconnesso e dalla pista erbosa ci si immette su un bivio; qui il segnale di direzione indica la svolta a destra. (Foto 16).
Dopo un paio di chilometri di strada sterrata, senza difficoltà da segnalare, il primo anello viene chiuso; ci si trova nuovamente nel punto in cui vi è il cartello esplicativo con l’indicazione del percorso (Foto 17).
Si riprende quindi il percorso, per esplorare il secondo anello. Per fare questo è necessario oltrepassare nuovamente il canale Cormor, utilizzando il ponticello in cemento (Foto 18).
Dopo il ponte è presente la segnalazione convenzionale dei 10.000 passi che ci indirizza verso una strada larga dai 3 ai 4 metri, con fondo erboso e ghiaioso (Foto 19).
A tratti la pista diventa fangosa e presenta solchi profondi dove è comunque possibile il passaggio. Sulla sinistra scorre il canale Cormor e lungo la sponda non sono presenti barriere di protezione (Foto 20)
Durante il percorso è possibile imbattersi nel passaggio di greggi di pecore (Foto 21)
Dopo circa 2 chilometri dall'inizio del secondo anello, il tratto erboso che costeggia il canale Cormor termina e ci si immette nuovamente su pista sterrata con ghiaia; è presente la segnaletica che indica la direzione corretta, ma è coperta da rovi e non è facilmente visibile in questo caso.
Si prosegue su strada sterrata per circa un chilometro, fino a quando il percorso compie una stretta curva con fondo in parte asfaltato; la corretta direzione è segnalata da apposito cartello (Foto 22).
Da questo punto manca solo un chilometro di strada sterrata per chiudere il secondo anello. Questo tratto finale costeggia la Roggia di Udine (sulla sinistra) (Foto 23) verso la quale non vi sono barriere di protezione.
Su Via Arborea termina il tratto sterrato e ghiaioso e si prosegue su strada asfaltata, aperta al traffico veicolare (Foto 24).
Il marciapiede, largo circa 130 cm, è presente solo sul lato sinistro della carreggiata (Foto 25); esso è interrotto sia da alcune strade laterali dove non ci sono scivoli per la discesa (Foto 26) sia da alcuni passi carrai di abitazioni, dove si segnala la presenza di cordoli bassi.
Dopo la confluenza di via Arborea su via 25 Aprile, scompare anche il marciapiede sul lato sinistro (Foto 26); il transito pedonale può avvenire solo su sede stradale.
Dopo circa 500 metri dalla fine del tratto sterrato di via 25 Aprile, la stessa si immette su via Lavoredo, ritrovandosi all’incrocio iniziale del percorso, senza passaggi pedonali segnalati (Foto 27).
Ripercorrendo via Tomba per qualche centinaio di metri, il percorso viene completato con l’arrivo all’area di parcheggio di partenza (Foto 28).