Gradisca d'Isonzo - Percorso di visita

Gradisca d'Isonzo

Collina

INFORMAZIONI GENERALI

DATA ULTIMO SOPRALLUOGO

21/11/2022

ITINERARIO PREVISTO

Gradisca d'Isonzo - Percorso di visita

LUNGHEZZA

3000 metri

PARTENZA

Parcheggio di via dei Pioppi, laterale di viale Trieste SR351

Raggiunta l’altra parte della strada si trova una zona pedonale-ciclabile in asfalto, piano, omogeneo ed uniforme, di larghezza molto ampia (superiore ai 4 metri), e separata dalla carreggiata stradale da una serie di aiuole fiorate ed alberi. In questa zona si trovano tutte le aree all’aperto (tavolini e sedie, chioschi, ecc.) dei locali della via. Lungo tutti gli edifici è presente un marciapiede di larghezza media pari a 1,30 m rialzato rispetto alla zona pedonale di circa 6-8 cm e, raccordato a questa in caso di passaggi carrabili tramite rampette di raccordo. È consigliabile proseguire il percorso lungo la zona pedonale-ciclabile piuttosto che sul marciapiede, in quanto questo attraversa tutti gli ingressi dei locali e sovente è ristretto da fioriere o elementi che ostruiscono il passaggio (Foto 66). Da notare come sia necessario superare il dislivello del cordolo del marciapiede per accedere all’interno di ogni locale sfruttando le rampe dei passaggi carrabili presenti, le rampe posizionate dai titolari dei locali stessi, o gli abbassamenti dei cordoli- rialzamenti della zona pedonale dovuti ad assestamenti naturali del terreno al di sotto dell’asfalto. 

Foto 66 - Percorso su zona pedonale-ciclabile

Foto 66 - Percorso su zona pedonale-ciclabile

Proseguendo diritti si trova l’attraversamento pedonale di via Dante Alighieri, quest’ultimo avviene su strisce pedonali su asfalto, a raso (è necessario superare solamente la cordolatura del marciapiede che è di 1 cm). Di fronte troviamo il Caffè Emopoli. Il marciapiede inizia con una breve rampa di raccordo in pietra piasentina per poi proseguire sempre in asfalto (Foto 67).

Il percorso presenta alcune interruzioni delle aiuole fiorate nei pressi degli attraversamenti pedonali su viale Regina Elena, che mettono in collegamento la zona all’aperto (chioschi estivi) del Parco con i locali di fronte. L’attraversamento avviene dal lato del parco superando il cordolo di contenimento del ghiaino, smussato (come precedentemente descritto)  e dall’altro lato a raso. Le interruzioni delle aiuole non corrispondono però agli attraversamenti pedonali e per tale motivo, il pedone è costretto a percorrere un tratto di strada fino a raggiungere l’interruzione dell’aiuola e proseguire in sicurezza all’interno della zona pedonale.

Foto 67 - Attraversamento su via Dante Alighieri

Foto 67 - Attraversamento su via Dante Alighieri

Più avanti si trova l’attraversamento su via Bergamas, non segnalato, ma in condizioni di sicurezza in quanto zona a traffico limitato. L’attraversamento avviene su pavimentazione in pietra piasentina, fondo omogeneo ed uniforme a raso rispetto al marciapiede successivo, nei pressi del Teatro che sono in pietra (Foto 68).

L'itinerario 1 si conclude al di sotto dei portici del Teatro Comunale in piazza Unità d’Italia. La pavimentazione sotto i portici è in blocchi di pietra, il fondo è omogeneo ed uniforme, di larghezza ampia ed in piano (Foto 69).

Foto 68 - Attraversamento su via Bergamas

Foto 68 - Attraversamento su via Bergamas

Foto 69 - Portici Teatro

Foto 69 - Portici Teatro

Itinerario 2

Il percorso parte da Piazza Unità d'Italia (Foto 70), prosegue lungo via Ulderico della Torre e via Mocenigo (precedentemente descritti) (Foto 71). Dall’incrocio con via Mocenigo, via Ulderico della Torre prosegue con una pavimentazione in cubetti di porfido, con le fughe regolari, in piano e di larghezza ampia. Il percorso (Foto 72) è dotato di due panchine in legno sulla fascia di prato a destra del percorso (Foto 73).

Foto 70 - Vista di Piazza Unità d'Italia dal Teatro

Foto 70 - Vista di Piazza Unità d'Italia dal Teatro

Foto 71 - Percorso su via Ulderico della Torre

Foto 71 - Percorso su via Ulderico della Torre

Foto 72 - Percorso su pavimentazione in porfido

Foto 72 - Percorso su pavimentazione in porfido

Foto 73 - Panchine in legno a destra del percorso

Foto 73 - Panchine in legno a destra del percorso

Proseguendo diritti si raggiunge l’area in prossimità del Torrione della Marcella (Foto 74). La pavimentazione è in porfido, regolare ed uniforme, di larghezza variabile a causa dell’inerbimento di alcuni tratti ma comunque superiore a 1,50 metri.

Foto 74 - Torrione della Marcella

Foto 74 - Torrione della Marcella

Da questo punto inizia via Castello, la pavimentazione è in leggera salita con pendenza pari al 4% nel primo tratto e 8% nel secondo, sempre in cubetti di porfido (Foto 75-76).

Foto 75 - Percorso su via Castello

Foto 75 - Percorso su via Castello

Foto 76 - Percorso in porfido

Foto 76 - Percorso in porfido

Nei pressi del Torrione della Spiritata la pavimentazione cambia in ghiaino (Foto 77), con pendenza pari al’1% in discesa.

Foto 77 - Percorso in ghiaino

Foto 77 - Percorso in ghiaino

L’area del Torrione che affaccia verso la zona sottostante invece è sempre pavimentata in cubetti di porfido (Foto 78); si presenta lievemente dissestata.

Foto 78 - Area del Torrione

Foto 78 - Area del Torrione

Il percorso 2 prosegue diritto, sempre in ghiaino di larghezza ampia (Foto 79), fino alla parte terminale di via Serenissima. Da qui, ove è possibile anche parcheggiare le autovetture (parcheggio libero su ghiaino, senza stalli riservati) si procede verso Calle Macellai attraverso una pavimentazione in cubetti di porfido, fondo piano, regolare ed omogeneo, di larghezza pari a 2,20 m (Foto 80).

Foto 79 - Percorso in ghiaino di larghezza ampia

Foto 79 - Percorso in ghiaino di larghezza ampia

Foto 80 - Percorso in porfido su Calle Macellai

Foto 80 - Percorso in porfido su Calle Macellai

Nei pressi del Torrione del Portello si trova un tratto in discesa con pendenza pari al 4%. Poco prima sulla sinistra si trova sulla sinistra due rampe di scale verso una corte sul retro di via Cesare Battisti. L’area del Torrione del Portello è pavimentata in cubetti di porfido, fondo omogeneo ed uniforme (Foto 81).

Foto 81 - Torrione del Portello

Foto 81 - Torrione del Portello

Proseguendo si trova un altro tratto in discesa (Foto 82), di lunghezza 8 metri, con pendenza 5% e di larghezza 3,20 m. Alla fine della discesa si trova una canaletta in grigliato metallico per lo scolo delle acque (Foto 83). Poco dopo, all’inizio di Calle dei Macellai (Foto 84) fino all’incrocio con via Cesare Battisti, di fronte al Palazzo dei Provveditori Veneti, la pavimentazione è uniforme ed omogenea, in asfalto, larghezza ampia e assenza di marciapiedi (la zona è pedonale/ciclabile).

Foto 82 - Percorso in porfido in discesa

Foto 82 - Percorso in porfido in discesa

Foto 83 - Canaletta di scolo

Foto 83 - Canaletta di scolo

Foto 84 - Calle dei Macellai

Foto 84 - Calle dei Macellai

I marciapiedi di via Cesare Battisti (Foto 85) sono in asfalto con rampa di raccordo in pietra, di larghezza pari a 1,40 m, lunghezza 1 m e con pendenza 10%, soglia di 2,5 cm, un po’ dissestati. Questa tratta di percorso è in comune con l’itinerario 1, quindi si rimanda alla precedente descrizione.

Foto 85 - Marciapiedi di via Cesare Battisti

Foto 85 - Marciapiedi di via Cesare Battisti

Proseguendo poi verso Largo Porta Nuova e verso il Parco della Ronda, percorso comune ad entrambi gli itinerari, all’inizio di viale Donatori di Sangue prevede una svolta a destra verso l’Anconetta votiva al centro del parco (Foto 86). Il percorso in questo tratto prosegue su sede stradale (strada di servizio ai parcheggi): il problema però è che questo tratto è molto lungo e si riesce a salire sul marciapiede in sicurezza poco prima dell’intersezione con via Gorizia (come descritto per l’itinerario 1). Tutto questo tratto di marciapiede è inaccessibile alle persone con disabilità. L’itinerario 1 poi prosegue lungo via Gorizia, viale Regina Elena e Piazza Unità d’Italia, punto comune di partenza per entrambi gli itinerari.

Da notare come per ogni edificio di interesse sia presente una segnaletica unitaria di grandezza circa 30x40 cm sfondo giallo e scritte in nero con il nome dell’edificio e l’epoca, molto chiaro e ben leggibile.

Foto 86 - Anconetta votiva al centro del parco

Foto 86 - Anconetta votiva al centro del parco

Itinerario 1

Partenza dal parcheggio di via dei Pioppi, laterale di Viale Trieste SR351. Fondo in asfalto, in piano (Foto 1). Presenza di due stalli riservato alle persone con disabilità. Vicino agli stalli riservati alle persone con disabilità è presente un marciapiede in asfalto che prosegue poi diritto lungo via dei Pioppi (Foto 2), fondo in asfalto a tratti irregolare e disconnesso, di larghezza 1,30 e pendenza del 4% in salita.

Foto 1 - Vista parcheggio e rampa di accesso al marciapiede

Foto 1 - Vista parcheggio e rampa di accesso al marciapiede

Foto 2 - Marciapiede lato sinistro via dei Pioppi

Foto 2 - Marciapiede lato sinistro via dei Pioppi

Alla fine della via si scende dal marciapiede tramite una breve rampa di raccordo e si trova un attraversamento pedonale su strisce (Foto 3,4). Dal lato di via dei Pioppi il marciapiede non è raccordato; si trova un cordolo di altezza 5 cm, mentre dall’altro si trova la canaletta di scolo delle acque e subito dopo il marciapiede in asfalto raccordato con una rampa di pendenza 13% e lunghezza 1,30 m (Foto 5). Seppur con qualche difficoltà questo attraversamento può comunque considerarsi percorribile.

Foto 3 - Attraversamento pedonale su via dei Pioppi

Foto 3 - Attraversamento pedonale su via dei Pioppi

Foto 4 - Attraversamento pedonale su via dei Pioppi

Foto 4 - Attraversamento pedonale su via dei Pioppi

Foto 5 -Canaletta di scolo delle acque

Foto 5 -Canaletta di scolo delle acque

Il percorso prosegue lungo il marciapiede di Viale Trieste, in asfalto (Foto 6), larghezza 1,30 m con pendenza pressoché costante pari al 4,5%. Durante il percorso sono presenti due brevi rampe di raccordo per l’attraversamento pedonale su via Trieste e un’interruzione del marciapiede per l’attraversamento pedonale della stradina interna del parcheggio delle Poste (Foto 7). In quest’ultimo caso l’attraversamento avviene a raso, con pavimentazione disomogenea ed avvallamenti causati dalle radici degli alberi. Il percorso poi prosegue fino all’attraversamento di via S. Michele, presentando avvallamenti a causa delle radici degli alberi, su strisce leggermene sbiadite ma segnalato da impianto semaforico (assenza di segnali acustici). Dal lato di viale Trieste il marciapiede in asfalto termina con cordolo a raso sede stradale, mentre dal lato di via San Michele il marciapiede è in pietra, e dotato di moduli Loges. L’attraversamento è lungo circa 2,00 metri, poi si trova una rampa a pendenza costante di 2,4%, lunghezza 2,00 metri fino a raggiungere il piano della zona pedonale di fronte al Teatro (Foto 8-9). Il marciapiede precedentemente descritto è largo 1,60 m.

Foto 6 - Percorso lungo viale Trieste

Foto 6 - Percorso lungo viale Trieste

Foto 7 - Interruzione percorso stradina interna della Posta

Foto 7 - Interruzione percorso stradina interna della Posta

Foto 8 - Attraversamento su via ..

Foto 8 - Attraversamento su via ..

Foto 9 - Attraversamento su via S. Michele

Foto 9 - Attraversamento su via S. Michele

A destra rispetto all’attraversamento pedonale si trova una serie di parcheggi con sosta limitata a 1 ora, uno dei quali riservato alle persone con disabilità.

La zona pedonale di piazza Unità d’Italia presenta ai lati, lungo gli edifici, un marciapiede di larghezza pari a 3,30 metri, in lastre rettangolari di pietra, fondo omogeneo ed uniforme, così come tutta la pavimentazione della zona pedonale, quest’ultima leggermente più scura come colorazione (Foto 10-11). Il marciapiede è separato dalla zona pedonale tramite una soglia tagliata a 45°, di altezza pari a circa 2,5 cm. Qui si trova la Gelateria e poco più avanti sempre sulla destra il Bancomat. Nei pressi di quest’ultimo il marciapiede subisce un restringimento dovuto alla presenza di alberi fino a 1,45 metri (Foto 12). Da notare come in questo tratto di pavimentazione siano presenti moduli Loges, in netto contrasto cromatico, per l’accesso agli esercizi commerciali.

Foto 10 - Vista di Piazza Unita d'Italia

Foto 10 - Vista di Piazza Unita d'Italia

Foto 11 - Percorso con contrasto cromatico

Foto 11 - Percorso con contrasto cromatico

Foto 12 - Marciapiede nei pressi della banca

Foto 12 - Marciapiede nei pressi della banca

Il percorso prosegue diritto fino a svoltare a destra verso via Ulderico della Torre. Anche in questo caso sono presenti moduli Loges, che segnalano l’attraversamento pedonale. Via Ulderico della Torre (Foto 13-14) presenta sede stradale in asfalto, leggera pendenza in discesa, i marciapiedi su entrambi i lati di larghezza pari a 1 metro, e pressoché a raso con la sede stradale (presenza di soglia di 1-2 cm) sono molto dissestati nel tratto iniziale, pertanto il percorso obbligato deve avvenire su sede stradale. Continuando il percorso, il marciapiede sinistro è assente e sostituito da fasce a prato, mentre il marciapiede destro è in cubetti di porfido.

Poco dopo il cambio di pavimentazione si trova una rampa di lunghezza 2,00 metri, pendenza 5% e larghezza pari a 2 metri e successivamente il marciapiede è in cubetti di porfido di larghezza sempre pari a 2 metri (Foto 15).

Procedendo diritti si trova una piccola area di sosta (Foto 16) in corrispondenza del Torrione della Calcina, pavimentata in ciottolato (non a spacco, ma abbastanza piano) e l’unica rampa di raccordo alla sede stradale (Foto 17), percorribile, in pietra, di larghezza 2,00 metri, lunghezza 1,50 m e pendenza 10%.

Poco più avanti, oltrepassata l’area di sosta è presente un’altra rampa, il cui passaggio è pero ostacolato da un elemento in pietra (Foto 18). Via Ulderico della Torre prosegue poi con larghezza ampia, in cubetti di porfido (Foto 19).

Foto 15 - Marciapiede destro con rampa

Foto 15 - Marciapiede destro con rampa

Foto 16 - Area di sosta in corrispondenza del Torrione della Calcina

Foto 16 - Area di sosta in corrispondenza del Torrione della Calcina

Foto 17 - Rampa di raccordo alla sede stradale

Foto 17 - Rampa di raccordo alla sede stradale

Foto 18 - Rampa di raccordo con ostacolo

Foto 18 - Rampa di raccordo con ostacolo

Foto 19 - Marciapiede in porfido

Foto 19 - Marciapiede in porfido

Foto 13 - Via Ulderico della Torre

Foto 13 - Via Ulderico della Torre

Foto 14 - Percorso su sede stradale in Via Ulderico della Torre

Foto 14 - Percorso su sede stradale in Via Ulderico della Torre

Foto 15 - Marciapiede destro con rampa

Foto 15 - Marciapiede destro con rampa

L’Itinerario 1 prevede poi una svolta a sinistra (Foto 20) verso via Mocenigo, che presenta marciapiedi in pietra e in calcestruzzo di larghezza limitata con restringimenti fino a 30 cm e sopraelevati rispetto al piano stradale in asfalto di circa 10-15 cm e mai raccordati con la sede stradale. Per tale motivo è obbligatorio procedere lungo la sede stradale.

Alla fine di via Mocenigo si giunge a metà di via Marziano Ciotti, pavimentata in lastre rettangolari di pietra, e dotata di marciapiedi di larghezza superiore ai 3 metri (come precedentemente descritto) fondo omogeneo ed uniforme (Foto 21). Qui, su entrambi i lati della strada, sono presenti numerose attività commerciali e in fondo la Chiesa di B.V. Addolorata.

Via Marziano Ciotti è una via esclusivamente pedonale, con numerosi locali (ristoranti, bar, farmacia) e l’Ufficio Turistico IAT al piano terra di Palazzo Torriani, sede municipale, accessibile tramite rampa di raccordo (Foto 22).

Foto 20 - Via Mocenigo

Foto 20 - Via Mocenigo

Foto 21 - Percorso verso via Ciotti

Foto 21 - Percorso verso via Ciotti

Foto 22 - Rampa di accesso all'ufficio turistico

Foto 22 - Rampa di accesso all'ufficio turistico

Alla fine della via si raggiunge via Cesare Battisti e di fronte si trova la Chiesa della B.V. Addolorata (Foto 23). Per accedervi è necessario attraversare via Cesare Battisti, in assenza di strisce pedonali e su fondo stradale leggermente dissestato. Si raggiunge il marciapiede in pietra piasentina (in questo punto allargato fino a 3 metri di larghezza) tramite il superamento di una soglia di 3 cm di dislivello. Da notare come poco prima della fine del marciapiede, verso la strada, siano presenti due moduli Loges.

Foto 23 - Chiesa della B.V. Addolorata

Foto 23 - Chiesa della B.V. Addolorata

Tenendosi la Chiesa alle spalle, l’itinerario 1 prosegue lungo via Cesare Battisti. I marciapiedi, su entrambi i lati sono in asfalto, particolarmente dissestati e di larghezza pari a 1,5 metri con restringimenti fino a 1m (Foto 24).

Proseguendo diritti si raggiunge all’altezza di Casa De Portis, l’incrocio con via Bergamas, sulla sinistra, via parallela a Via Ciotti, pedonale e pavimentata come via Ciotti (fondo omogeneo in pietra, regolare ed uniforme, larghezza ampia) (Foto 25). Qui sul lato sinistro di via Battisti si trova una serie di parcheggi in linea, di cui uno riservato alle persone con disabilità. Il marciapiede vicino al parcheggio riservato alle persone con disabilità è in asfalto (dissestato) e segue, verso via Bergamas, una pavimentazione in blocchi di pietra piasentina (anch’essa dissestata ) (Foto 26).

Foto 24 - Via Cesare battisti

Foto 24 - Via Cesare battisti

Foto 25 - Via Bergamas

Foto 25 - Via Bergamas

Foto 26 - Marciapiede dissestato in corrispondenza di via Bergamas

Foto 26 - Marciapiede dissestato in corrispondenza di via Bergamas

Lungo Via Bergamas si trova il Duomo S.S. Apostoli Pietro e Paolo (Foto 27) raggiungibile mediante il superamento della piccola rampa di raccordo con la zona pedonale ed il marciapiede a scacchiera vicino alla porta di ingresso, soglia della quale rialzata di 8 cm (Foto 28).

Lungo la sinistra di via Bergamas si trovano poi la Biblioteca Civica ed il Museo Documentario (Foto 29-30). Qui, poco prima dell’ingresso alla biblioteca, si trova un’interruzione della pavimentazione in pietra, sostituita da ciottolato non a spacco, integrata da moduli Loges.

Foto 27 -  Duomo S.S. Apostoli Pietro e Paolo

Foto 27 - Duomo S.S. Apostoli Pietro e Paolo

Foto 28 - Ingresso laterale alla chiesa con rampa di accesso

Foto 28 - Ingresso laterale alla chiesa con rampa di accesso

Foto 29 - Percorso su via Bergamas

Foto 29 - Percorso su via Bergamas

Foto 29 - Museo Documentario

Foto 29 - Museo Documentario

Lungo la via si trova Palazzo de’ Comelli – Stuckenfeld (sopralevato di due scalini rispetto alla zona pedonale) (Foto 31) ed alcune attività commerciali.

A metà di via Bergamas, l’itinerario 1 prevede la svolta a destra verso Calle Corona, pavimentata in asfalto, assenti i marciapiedi (Foto 32). Per raggiungere Calle Corona è necessario oltrepassare una canaletta metallica di scolo delle acque. L’attraversamento su via Bergamas è ben segnalato dal diverso orientamento dei blocchi di pietra e dalla presenza dei moduli Loges (Foto 33).

Foto 31 - Palazzo de’ Comelli – Stuckenfeld

Foto 31 - Palazzo de’ Comelli – Stuckenfeld

Foto 32 - Calle Corona

Foto 32 - Calle Corona

Foto 33 - Loges su Calle Corona

Foto 33 - Loges su Calle Corona

Proseguendo diritti si giunge nella seconda metà di via Dante Alighieri, pavimentata in asfalto, con marciapiedi in asfalto su entrambi i lati, raccordati con una rampa in pietra piasentina di moderata pendenza al piano stradale, di larghezza pari a 1,60 m (Foto 34). Su entrambi i lati sono presenti parcheggi in linea a pagamento e all’altezza del Bancomat dell’Unicredit è presente uno stallo riservato a persone con disabilità.

Foto 34 - Percorso su via Dante Alighieri

Foto 34 - Percorso su via Dante Alighieri

Proseguendo diritti lungo il marciapiede in asfalto troviamo l’attraversamento (in assenza di strisce) su Calle Maccari. In questo punto il marciapiede si interrompe e viene raccordato al piano stradale da due rampette in pietra piasentina (Foto 35). Il marciapiede prosegue diritto, fondo un po’ dissestato e larghezza costante pari a 1,60 metri fino alla fine della strada coincidente con l’incrocio con via Cesare Battisti (Foto 36). La parte finale del marciapiede di destra è pavimentata in pietra piasentina, lastre rettangolari, fondo omogeneo ed uniforme. Entrambi i marciapiedi presentano pendenza costante in discesa pari al 3%. Entrambi i marciapiedi sono raccordati da una breve rampa di moderata pendenza con il marciapiede di via Battisti (Foto 37).

Foto 35 - Assenza di attraversamento su Calle Maccari

Foto 35 - Assenza di attraversamento su Calle Maccari

Foto 36 - Incrocio con via Cesare Battisti

Foto 36 - Incrocio con via Cesare Battisti

Foto 37 - Marciapiede raccordato tra via Cesare Battisti e Dante Alighieri

Foto 37 - Marciapiede raccordato tra via Cesare Battisti e Dante Alighieri

A questo punto l’itinerario 1 procede verso sinistra: il marciapiede sempre in asfalto, su entrambi i lati, di larghezza 1,40 m, leggermente dissestato, con rampe di raccordo in pietra piasentina. Si prosegue diritti fino a raggiungere il sottoportico coincidente con l’inizio di via Petrarca (Foto 38), nei pressi del quale è presente un parcheggio riservato alle persone con disabilità. Via Petrarca (Foto 39) si presenta in salita con pendenza al 6%, in asfalto, con marciapiedi in calcestruzzo di larghezza 20 cm (inaccessibili a tutti).

Foto 38 - Percorso con svolta a sinistra verso Via Petrarca

Foto 38 - Percorso con svolta a sinistra verso Via Petrarca

Foto 39 - Sottoportico via Petrarca

Foto 39 - Sottoportico via Petrarca

Alla fine di via Petrarca si incrocia nuovamente Calle Maccari, in asfalto, anch’essa con marciapiedi in pietra sul lato destro e in asfalto sul lato sinistro, larghi 20-30 cm, sopraelevati di circa 5-10 cm rispetto al piano stradale, inaccessibili a tutte le persone (Foto 41). Si è costretti quindi a procedere sul piano stradale, considerando la larghezza limitata della strada, le autovetture non dovrebbero procedere a velocità elevate, fatto sta che il percorso è in assenza di condizioni di sicurezza per tutti (Foto 42). Appena la conformazione del tessuto urbanistico lo consente, con il rientro di circa 4 metri della linea di edifici su strada, il marciapiede sul lato destro diviene più largo fino a raggiungere i 2 metri, fondo in asfalto regolare ed uniforme. Sul lato sinistro a quest’altezza è presente uno stallo riservato a persone con disabilità.

Foto 41 - Calle Maccari

Foto 41 - Calle Maccari

Foto 42 - Percorso in assenza di sicurezza su Calle Maccari

Foto 42 - Percorso in assenza di sicurezza su Calle Maccari

Il percorso prosegue svoltando a destra verso via Campagnola fino a raggiungere Largo Porta Nuova (Foto 43). Il fondo del marciapiede è in asfalto, dissestato, sul lato destro e in pietra sul lato sinistro. I marciapiedi presentano un dislivello pari a circa 5-10 cm rispetto al piano stradale e sono in pendenza in discesa del 3%. Larghezza del marciapiede pari a 1,30 m circa. Se ci si trova sul lato destro è necessario attraversare via Battisti per raggiungere Largo Porta Nuova. L’attraversamento avviene a raso rispetto al marciapiede e in assenza di strisce pedonali, in prossimità della curva (Foto 44). È preferibile quindi raggiungere fin da subito il marciapiede lungo il lato sinistro di via Campagnola.

Foto 43 - Svolta a destra verso Largo Porta Nuova lungo Via Campagnola

Foto 43 - Svolta a destra verso Largo Porta Nuova lungo Via Campagnola

Foto 44 - Curva su largo Porta Nuova

Foto 44 - Curva su largo Porta Nuova

Largo Porta nuova si presenta come zona pedonale, pavimentata in pietra piasentina, con canaletta di scolo delle acque centrale, sempre in pietra,  ed in leggera salita (pendenza 2,1°) fino alla Porta (Foto 45). Arrivando da via Cesare Battisti (itinerario 2) si trova un marciapiede di larghezza pari a 3,70 m, in pietra, e con pendenza pari al 4%, a seguire una breve rampa di raccordo di larghezza 1,20 m e pendenza 10% (Foto 46-47). Largo Porta Nuova rappresenta l’inizio del percorso comune degli itinerari 1 e 2.

Foto 45 - Percorso verso la porta di largo Porta Nuova

Foto 45 - Percorso verso la porta di largo Porta Nuova

Foto 46 - Marciapiede destro di ampia larghezza

Foto 46 - Marciapiede destro di ampia larghezza

Foto 47 - Rampa di accesso

Foto 47 - Rampa di accesso

Sotto la Porta il marciapiede si restringe (Foto 48-49) ma la larghezza rimane comunque superiore ai 3 metri (1,50 m per parte eccetto la canaletta di scolo delle acque centrale) e si prosegue fino al ponte di legno piano (Foto 50), di larghezza pari a 2,55 metri che termina con un grigliato metallico e a seguire, la pavimentazione in cubetti di porfido, ed infine in asfalto. Qui ci si trova all’inizio di Viale Donatori di sangue, una stradina interna ai due parchi di servizio al parcheggio presente su entrambi i lati della strada. Non ci sono marciapiedi o cordonature che separino il passaggio pedonale da quello dei veicoli. Si procede diritti fino a svoltare a destra verso via Gorizia (Foto 51).

Foto 51 - Percorso su stradina interna al parco verso via Gorizia

Foto 51 - Percorso su stradina interna al parco verso via Gorizia

Foto 48 - Percorso lungo la Porta

Foto 48 - Percorso lungo la Porta

Foto 49 - Percorso all'interno della porta

Foto 49 - Percorso all'interno della porta

Foto 50 - Ponte di legno

Foto 50 - Ponte di legno

È necessario però percorrere un tratto su strada perché il marciapiede presente sul lato destro di via Gorizia in questo tratto non è raccordato al piano stradale ed è sopraelevato dallo stesso fino a 40 cm (Foto 52-53). Per di più, ove presente un raccordo con il piano stradale il marciapiede si restringe fino a 80 cm. Questa è però l’unica soluzione per raggiungere una zona più sicura rispetto alla sede stradale e per poter poi attraversare viale Donatori di Sangue e raggiungere via Gorizia. Nei pressi dell’attraversamento pedonale, che si trova alla fine di via Gorizia, in corrispondenza della rotonda, il marciapiede è di larghezza ampia, in asfalto, fondo omogeneo ed uniforme (Foto 54).

L’attraversamento avviene su strisce e la segnaletica è implementata da moduli Loges in netto contrasto cromatico con il tratto di marciapiede in calcestruzzo esistente (Foto 55).

Foto 52 - Percorso su via Gorizia

Foto 52 - Percorso su via Gorizia

Foto 53 - Marciapiede destro su via Gorizia

Foto 53 - Marciapiede destro su via Gorizia

Foto 54 - Percorso in corrispondenza della rotonda

Foto 54 - Percorso in corrispondenza della rotonda

Foto 55 - Attraversamento pedonale su via Gorizia

Foto 55 - Attraversamento pedonale su via Gorizia

Si prosegue e si svolta a sinistra verso Viale Regina Elena (Foto 56).  Ad un certo punto, il marciapiede si interrompe e si è costretti ad attraversare la strada. L’attraversamento è su strisce, con rampe di raccordo su entrambi i lati e moduli Loges (Foto 57).

Il marciapiede è in asfalto di larghezza ampia e prosegue diritto fino all’incrocio con via Carducci. Qui il marciapiede prosegue lungo la via e si restringe fino a 1,30 m, il fondo è in asfalto e piuttosto dissestato così come i cordoli. Poco dopo, per proseguire lungo viale Regina Elena è necessario un attraversamento pedonale (Foto 58-59) di via Carducci che però avviene esclusivamente attraverso il superamento del cordolo del marciapiede alto circa 10 cm. Dall’altro lato della strada il cordolo è presente ma è presente una sorta di raccordo in asfalto che permette di superare il cordolo senza grandi dislivelli.

Viale Regina Elena si presenta come un viale di larghezza ampia, pedonale e ciclabile insieme, alberato, con panchine sulla destra e aiuole fiorate sulla sinistra (Foto 60-61).

Il percorso prosegue con un altro attraversamento pedonale (all’altezza di via della Campagnola), su strisce, a raso (Foto 62), raccordato al piano stradale tramite brevi rampe di raccordo e nei presi del quale è presente uno stallo riservato alle persone con disabilità.

Foto 56 - Percorso su via Regina Elena

Foto 56 - Percorso su via Regina Elena

Foto 57 - Attraversamento su via Regina Elena

Foto 57 - Attraversamento su via Regina Elena

Foto 58 - Attraversamento su via Carducci

Foto 58 - Attraversamento su via Carducci

Foto 59 - Raccordo attraversamento su via Carducci

Foto 59 - Raccordo attraversamento su via Carducci

Foto 60 - Marciapiede lato destro via Regina Elena

Foto 60 - Marciapiede lato destro via Regina Elena

Foto 61 - Panchine lungo il percorso

Foto 61 - Panchine lungo il percorso

Foto 62 - Attraversamento pedonale all’altezza di via della Campagnola

Foto 62 - Attraversamento pedonale all’altezza di via della Campagnola

Da questo punto si può proseguire diritti o, in alternativa, per raggiungere gli esercizi commerciali di Viale Regina Elena è necessario, prima dell’attraversamento pedonale descritto precedentemente, scendere dal piano del marciapiede, proseguire per una decina di metri su fondo stradale ed imboccare l’attraversamento pedonale vicino verso Parco della Ronda, che termina con un cordolo di altezza superiore ai 10 cm, ed è quindi inaccessibile alle persone con disabilità motoria (Foto 63).

Proseguendo invece diritti la pavimentazione è in ghiaino di difficile percorribilità. Proseguendo ancora diritti si accede alle zone all’aperto dei locali di viale Regina Elena, la pavimentazione è sempre in ghiaino, larghezza ampia (Foto 64).

Il successivo attraversamento pedonale presente è caratterizzato dal superamento di un dislivello, dovuto alla cordolatura del ghiaino, di altezza pari a circa 6 cm, smussato rispetto al piano stradale, in modo da formare una piccola rampa (Foto 65).

Poco prima dell’ultimo attraversamento descritto, c’è un attraversamento a sinistra, su viale Regina Elena (fondo in asfalto). Anche in questo caso è necessario superare il cordolo di contenimento del ghiaino inclinato rispetto al piano stradale che costituisce una piccola rampa di raccordo.

Foto 63 - attraversamento pedonale verso Parco della Ronda

Foto 63 - attraversamento pedonale verso Parco della Ronda

Foto 64 - Percorso su ghiaia

Foto 64 - Percorso su ghiaia

Foto 65 - Attraversamento pedonale su via Regina Elena

Foto 65 - Attraversamento pedonale su via Regina Elena